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L'amministratore delegato di Bluenergy Group Spa racconta a Tgcom24 le strategie per la decarbonizzazione, gli investimenti in fotovoltaico e accumulo energetico, e l'impegno per accompagnare famiglie e imprese verso un futuro sostenibile
di Paola Coppola© Tgcom24
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Dall'efficientamento energetico alla produzione diretta di energia rinnovabile, passando per l'intelligenza artificiale applicata alla gestione dei consumi: Alberta Gervasio, amministratore delegato di Bluenergy Group dal 2018, guida una delle principali multiutility del Nord Italia in una fase cruciale per il settore. Ai microfoni di Tgcom24, la manager friulana – che ha alle spalle un percorso tra Ernst & Young, Snaidero e poi Bluenergy, dove è arrivata come direttrice generale – spiega come l'azienda con sede a Udine e Milano stia trasformando la volatilità dei prezzi energetici e gli obiettivi europei di decarbonizzazione in opportunità concrete. Tra i progetti più innovativi, la prima comunità energetica del calcio italiano nata allo stadio dell'Udinese e un ambizioso piano di sviluppo che punta su batterie di accumulo, parchi fotovoltaici proprietari e un welfare aziendale che include sostegni economici fino a 10mila euro per la procreazione assistita.
Può raccontarci qualcosa di lei? Cosa l'appassiona?
Nata nell'operoso Friuli Venezia Giulia, dopo gli studi superiori inizio a lavorare in azienda e qui entro in contatto con il mondo della revisione contabile. Affascinata da questo settore, decido di iscrivermi all'Università e di studiare Economia e Commercio. Alla laurea seguiranno le prime esperienze lavorative nella consulenza con Ernst & Young, per poi passare all'azienda con Snaidero Rino S.p.A. Il mio percorso professionale prosegue con determinazione fino all'ingresso in Bluenergy, dove ricopro il ruolo di direttrice generale fino al 2018, anno in cui assumo la carica di amministratore delegato. Il lavoro ricopre gran parte della giornata, ma riesco a coltivare del tempo di qualità da dedicare a me e alla mia famiglia. Posso dire che per me lavoro e famiglia sono parti di un'unica dimensione in cui è fondamentale trovare un'armonia.
Bluenergy Group è nata nel 2002 in Friuli Venezia Giulia e oggi è una delle principali multiutility del Nord Italia.
Quali sono i vostri punti di forza?
Fin dai suoi esordi, Bluenergy è stata costruita su un modello imprenditoriale che vede in innovazione, centralità del cliente, radicamento territoriale e resilienza i principi fondanti. Ed è proprio su questi pilastri che continuiamo a costruire il nostro percorso. Nell'ambito dei pilastri citati, l'innovazione ha un ruolo cruciale ed è sia una leva di sviluppo, oltre che uno strumento concreto per accelerare il progresso tecnologico e arrivare più rapidamente alla decarbonizzazione, creando un impatto positivo anche sulle comunità che serviamo. Un esempio concreto di questo approccio è rappresentato dal parco fotovoltaico realizzato al Bluenergy Stadium, che alimenta l'impianto sportivo con energia rinnovabile. Progetto che si è arricchito di un nuovo sviluppo, con la creazione di "Energia in campo", la prima comunità energetica del calcio italiana. Rimanendo sul tema dell'innovazione, nell'autunno 2024, è partito lo sviluppo di un progetto dedicato ai sistemi BESS (Battery Energy Storage Systems), finalizzato all'accumulo di energia da fonti rinnovabili come il solare e l'eolico. L'obiettivo è ambizioso: mettere a terra entro il 2025 una prima batteria da 1 MW di potenza. Quindi, possiamo dire che l'innovazione è il filo conduttore che ci permette di trasformare le sfide della transizione energetica in opportunità concrete per tutti i nostri clienti.
Bluenergy Group non è solo fornitura di luce e gas ma anche tanto efficientamento energetico. Quali sono le soluzioni più richieste e quali vantaggi offrono ai clienti?
Oggi le multiutility giocano un ruolo chiave nella riconversione energetica, fungendo da ponte tra gli obiettivi di decarbonizzazione e le esigenze concrete di famiglie, imprese e intere comunità. In Bluenergy, attraverso le nostre società ESCo, Bluenergy Assistance e Astolia, rispondiamo a tale esigenza offrendo soluzioni energetiche all'avanguardia e accessibili a tutti. Nel segmento retail, la sostituzione e la manutenzione delle caldaie continuano a essere tra i servizi più richiesti, mentre cresce in modo significativo l'interesse per l'installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, una scelta sempre più diffusa e promossa dalla presenza di incentivi sia a livello nazionale che regionale. Nel settore business, il fotovoltaico si sta affermando come un investimento strategico per migliorare la competitività e ridurre l'impronta ambientale. Per il comparto condominiale, invece, il trend è chiaro: le pompe di calore rappresentano la soluzione più ricercata per garantire efficienza, comfort e sostenibilità. Possiamo dunque confermare che il cambiamento è già in atto, ma come azienda non ci fermiamo e guardiamo al futuro. Un futuro in cui le tecnologie di accumulo avanzato diventeranno un elemento chiave per massimizzare l'autoconsumo di energia rinnovabile, ridurre la dipendenza dalla rete elettrica e garantire una maggiore stabilità e sicurezza energetica. Grazie a queste innovazioni, famiglie e imprese potranno ottimizzare la gestione dei propri consumi, abbattere ulteriormente i costi energetici e contribuire in modo attivo alla transizione ecologica.
La sostenibilità è al centro della vostra strategia, con oltre 183.260 tonnellate di CO2 compensate nel 2023. Quali sono le prossime iniziative per ridurre ulteriormente l'impatto ambientale?
Oltre a proseguire sulla strada intrapresa, dal punto di vista strategico, puntiamo a rafforzare la nostra indipendenza energetica attraverso la produzione diretta di energia rinnovabile. Investire nella realizzazione di impianti fotovoltaici propri ci permette di soddisfare numerose esigenze come ridurre l'esposizione alla volatilità dei prezzi e alle politiche commerciali dei fornitori e garantirci maggiore stabilità attraverso l'accesso diretto a fonti energetiche pulite. Per questo motivo abbiamo scelto di realizzare degli impianti fotovoltaici di proprietà. Uno a Villa Vincentina (UD) e di recente abbiamo siglato un accordo per la realizzazione di un altro parco fotovoltaico da 10 MW a Pegognaga (MN), la cui costruzione partirà entro l'estate. A questi si aggiunge il progetto del parco fotovoltaico del Bluenergy Stadium di Udine, esempio concreto di transizione energetica nata dalla sinergia di diverse realtà imprenditoriali territoriali. Parallelamente, stiamo sviluppando un filone strategico nel campo dell'efficientamento energetico, focalizzandoci su progetti di riqualificazione del sistema edificio-impianto puntando su tecnologie ad alta efficienza come la geotermia e su sistemi intelligenti di supervisione e controllo basati sull'intelligenza artificiale. L'adozione dell'AI in ambito energetico rappresenta un fattore trasformativo davvero interessante che ci consentirà di ottimizzare la gestione della rete, migliorare l'accuratezza delle stime e delle previsioni sui consumi e anticipare eventuali anomalie o guasti, rendendo possibile una manutenzione predittiva, più efficiente e meno invasiva.
Ha citato il progetto del parco fotovoltaico sul Bluenergy Stadium. Ci può raccontare brevemente com'è nato e quali sono gli sviluppi del progetto?
La partnership tra Bluenergy e Udinese Calcio nasce dalla condivisione di valori e dall'impegno concreto per la sostenibilità ambientale. Da questa visione comune è nato il parco fotovoltaico Bluenergy: un impianto da 1,1 MWh/anno composto da 2.409 moduli che si estende per oltre 4.000 metri quadri sulle coperture dello stadio che è stato realizzato dalla nostra ESCo Bluenergy Assistance. Un lavoro sinergico che si è arricchito di un nuovo tassello: la nascita di "Energia in campo", la prima comunità energetica fatta dai sostenitori di Udinese Calcio e da imprese dislocate nell'area dell'impianto sportivo. Ricordiamo infatti che l'impianto fotovoltaico produce circa 3.000 kWh/giorno e la struttura sportiva utilizza circa il 70% dell'energia generata. Il restante 30% di produzione in eccesso, senza un utilizzo strutturato, rischiava di non essere valorizzato. Per questo motivo abbiamo scelto di costituire una Comunità Energetica Rinnovabile, per far sì che l'energia in esubero potesse essere consumata in modo virtuale da famiglie e imprese del territorio, massimizzando i benefici ambientali ed economici. Ma non solo, grazie agli incentivi del GSE, che vengono riconosciuti per l'energia prodotta dall'impianto e contestualmente consumata dalla CER, abbiamo creato un modello che si traduce in un sostegno concreto alla comunità. Congiuntamente a Udinese Calcio, abbiamo deciso di destinare questi incentivi al dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell'ASUFC, contribuendo alla nascita della prima struttura residenziale per pazienti con disturbi della nutrizione e dell'alimentazione in Friuli Venezia Giulia.
Come i cambiamenti normativi nel settore energetico influenzano le vostre strategie di business e gli investimenti futuri?
In un contesto di ridisegno degli incentivi, le società ESCo rappresentano un pilastro fondamentale per la transizione energetica. Con Bluenergy Assistance e CIEL nel nordest, e Astolia nel nordovest, vogliamo rafforzare il nostro ruolo di partner strategico per famiglie, imprese e pubblica amministrazione, offrendo strumenti concreti per ridurre i consumi, migliorare la sostenibilità e rendere l'efficienza energetica una realtà accessibile a tutti. Le Energy Service Company, infatti, grazie al loro modello di business basato su contratti di performance energetica (Energy Performance Contracts), in cui è l'azienda ad assumersi il rischio dell'investimento, possono fornire supporto finanziario e gestione integrata dei progetti, facilitando così l'accesso a lavori di efficientamento energetico strategici per la transizione energetica e la riduzione dell'impatto ambientale. Per questo, abbiamo avviato un ambizioso piano di espansione e acquisizioni, con l'obiettivo di ampliare la nostra offerta e consolidare la capacità di guidare il cambiamento. Vogliamo davvero essere un punto di riferimento per tutti i nostri clienti e accompagnarli nella trasformazione energetica, mettendo a loro disposizione competenze, innovazione e soluzioni che garantiscano un futuro più sostenibile e competitivo.
Come avete affrontato l'instabilità dei prezzi dell'energia negli ultimi anni? Quali strategie avete adottato per proteggere i vostri clienti da rincari e fluttuazioni del mercato?
In un contesto energetico estremamente volatile – segnato ancora una volta da un recente aumento dei prezzi di gas ed energia elettrica, solo parzialmente rientrato – la transizione energetica non è più un'opzione, ma una necessità. La volatilità è destinata a permanere, alimentata da fattori geopolitici e dalla dipendenza da fonti energetiche tradizionali e da fonti rinnovabili ancora non programmabili. Per questo crediamo che non esista una soluzione unica, ma un mix energetico integrato, capace di ridurre i rischi e di garantire stabilità nel lungo periodo. In quest'ottica, sarà fondamentale affiancare alle fonti rinnovabili l'accumulo e strumenti avanzati di gestione dell'energia e tecnologie che permettano a famiglie e imprese una maggiore consapevolezza e controllo sui propri consumi. Allo stesso tempo, continueremo a investire nell'innovazione digitale e nell'espansione commerciale, anche attraverso nuove acquisizioni, per essere sempre più vicini ai nostri clienti, offrendo soluzioni concrete, su misura e al passo con i cambiamenti.
Bluenergy Group ha investito nella riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati, anche attraverso il modello ESCo. In che modo questi interventi contribuiscono concretamente alla transizione energetica e quali sono gli obiettivi futuri in questo ambito?
Il pacchetto di misure "Fit for 55", nella cui cornice si inquadra la Direttiva "Case Green", mira alla totale decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050. Secondo il piano, gli edifici nuovi del settore pubblico, dal 2028 dovranno essere a zero emissioni, con il vincolo che si estenderà alle costruzioni private entro il 2030. Ci troviamo di fronte quindi a obiettivi di decarbonizzazione impellenti che richiedono degli interventi immediati. A partire dal 2026, scatterà l'obbligo di installare i pannelli solari obbligatori sugli edifici pubblici. In questo scenario, la riqualificazione energetica diventa un pilastro imprescindibile, ed è proprio in questo ambito che il gruppo Bluenergy sta investendo con determinazione. Attraverso le nostre società ESCo – Bluenergy Assistance e CIEL nel nordest, e Astolia nel nordovest – sviluppiamo soluzioni su misura per ogni segmento di mercato, garantendo interventi mirati che migliorino l'efficienza energetica degli edifici, riducano le emissioni di CO2 e ottimizzino i consumi. Malgrado la riduzione sostanziale di bonus e incentivi, il nostro obiettivo è accompagnare imprese, enti pubblici e privati in questa trasformazione, offrendo tecnologie all'avanguardia e servizi integrati che rendano il passaggio a un modello energetico sostenibile non solo un obbligo normativo, ma anche un'opportunità concreta di innovazione e risparmio.
Oltre alla sostenibilità ambientale, Bluenergy ha progetti di responsabilità sociale d'impresa. Quali sono le iniziative più significative che avete sviluppato?
Le persone, sia clienti sia dipendenti, rappresentano il fulcro di ogni nostra scelta e sono la vera forza motrice di ogni nostra azione. In ogni città in cui operiamo, creiamo connessioni virtuose, sostenendo associazioni ed enti che promuovono lo sviluppo sociale, culturale e solidale delle comunità. Investiamo in iniziative che rafforzano il valore degli scambi umani e contribuiscono alla crescita del tessuto sociale e culturale e da qualche anno, diamo vita al contest "Love Factor" nato per sostenere le associazioni benefiche del territorio attraverso il coinvolgimento diretto di clienti e dipendenti. Giunto alla terza edizione, "Love Factor" è per noi una tradizione speciale, un'occasione per celebrare e sostenere chi, ogni giorno, si dedica con impegno e passione al bene comune. L'edizione 2024-2025, avviata a dicembre, si concluderà a maggio con la proclamazione delle cinque associazioni vincitrici che si aggiudicheranno 4mila euro di contributo che permetterà di trasformare idee e progetti in azioni tangibili, capaci di generare valore e impatto positivo. A questo si aggiunge anche il progetto di supporto alla creazione della prima struttura residenziale per pazienti con disturbi della nutrizione e dell'alimentazione in Friuli Venezia Giulia che stiamo realizzando in collaborazione con Udinese Calcio e il cui beneficiario è il dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell'ASUFC.
Bluenergy oltre a essere un'azienda attenta ai propri clienti è una realtà che cura il rapporto con i propri dipendenti. Quali iniziative avete intrapreso in questo senso?
In Bluenergy, il benessere dei nostri dipendenti è il motore del nostro successo. Sostenere le persone significa investire in un futuro più equo e sostenibile, per le famiglie e per l'azienda. Per questo, negli anni abbiamo sviluppato soluzioni concrete per rispondere alle esigenze della vita quotidiana. Dal 2020, offriamo una piattaforma di "Flexible Benefit", pensata per supportare ogni collaboratore nelle spese quotidiane e nei propri desideri. A questa si sono aggiunti diversi incentivi, tra cui il Bonus Salute, il Bonus Bebè, il Bonus Figli, il Bonus Estate e il Bonus STEM, dedicato alle figlie dei dipendenti che scelgono un percorso di studi scientifico. Da quest'anno, abbiamo introdotto un pacchetto dedicato alla genitorialità, con un supporto economico fino a 10.000 euro per chi intraprende un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita o Adozione. Un aiuto concreto per chi desidera realizzare questo sogno, alleviando almeno le preoccupazioni economiche. Inoltre, per favorire un'equa ripartizione della responsabilità genitoriale, abbiamo raddoppiato i giorni di congedo parentale per i padri (portandoli a 20 giorni), riconosciuto un mese aggiuntivo di maternità obbligatoria retribuito al 100% e introdotto 5 giorni retribuiti all'anno per assistere i figli malati fino agli 8 anni di età. Un impegno concreto per il benessere delle nostre persone e delle loro famiglie.
Guardando al futuro, quali sono i vostri obiettivi principali per il 2025 e oltre? Ci sono progetti di espansione o nuove aree di business su cui punterete?
Guardiamo al futuro con ambizione, con l'obiettivo di consolidare il nostro ruolo di partner energetico affidabile, responsabile e innovativo. Il nostro obiettivo per il 2025 è continuare a crescere in modo sostenibile, rafforzando la nostra presenza sul mercato e ampliando l'offerta di soluzioni energetiche che guardano in questa direzione. L'efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile saranno al centro della nostra strategia, con investimenti nella costruzione di parchi fotovoltaici, l'espansione delle nostre attività ESCo per supportare la transizione energetica di aziende, pubblica amministrazione e privati e nella realizzazione di soluzioni che integrino innovazione tecnologica e gestione intelligente dei consumi. Sul fronte della crescita, proseguiremo con nuove acquisizioni e l'espansione della nostra rete commerciale, puntando a consolidare la presenza nelle regioni in cui operiamo.