Yoshihisa Ootusubo conquista il Trofeo Caputo nella categoria regina, battendo oltre 500 maestri dell'arte bianca arrivati da tutto il mondo
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Dal 3 al 5 giugno, presso il Padiglione 1 della Mostra d’Oltremare di Napoli, oltre 500 Maestri pizzaioli da tutto il mondo si sono sfidati per portare a casa il titolo di Campione mondiale. Il XXII Campionato mondiale del Pizzaiuolo - Trofeo Caputo, in tre giorni, ha visto confrontarsi artigiani dell’arte bianca provenienti da più di 100 nazioni in Europa, Asia e America, in un clima festoso e amicale articolato in 12 categorie di gara.
Il campionato è giunto ormai alla sua 22esima edizione e gli sfidanti - dopo aver superato le selezioni preliminari nei rispettivi Paesi d’origine – sono arrivati a Napoli,
È il giapponese Yoshi Ootusubo, 53 anni, originario della prefettura di Fukushima, il Campione del mondo dei Pizzaioli 2025, vincitore dell’ambito Trofeo Caputo. Suo il punteggio più alto nella categoria Pizza napoletana STG (Specialità Tradizionale Garantita).
Sul primo gradino del podio, nelle categorie Pizza contemporanea e Pizza Classica, sono saliti, rispettivamente: il napoletano Ciro Cascella, già noto per la sua interpretazione innovativa della pizza napoletana, e Simone Zullo, originario di Alife, e proprietario di pizzerie di successo in Australia.
Molto emozionato Yoshihisa Ootusubo, che ha appreso l’arte della pizza da maestri del calibro di Adolfo Marletta e Gennaro Cervone, acquisendone tecniche e segreti. “Non immaginavo di vincere, sono felicissimo. Dedico questo premio alla mia famiglia e ai miei maestri, ai quali sono profondamente grato. A Napoli ho mangiato per la prima volta una vera pizza, quando avevo 22 anni, ed è qui che ho imparato tutto quello che so su questo splendido mestiere” dice in un ottimo italiano.
Molto nutrita, come di consueto, la presenza dei concorrenti dei paesi asiatici, in una edizione animata da delegazioni provenienti da tutto il mondo e che ha visto l’Italia, per la prima volta nella storia del Campionato, aggiudicarsi il Trofeo delle Nazioni.
“Dopo 15 anni, il primo premio torna in Giappone e va a un pizzaiolo di grande talento, che appartiene a quella generazione di stranieri che ha avuto la fortuna di imparare l’arte dai grandi maestri napoletani. Sono eredi in un sapere tradizionale che interpretano attraverso tecniche e competenze contemporanee: una combinazione imbattibile”, afferma Antimo Caputo, CEO Mulino Caputo.
“Noi come Mulino Caputo, come famiglia – aggiunge - siamo orgogliosi e molto soddisfatti: a Napoli sono arrivati tantissimi concorrenti da tutto il mondo, competenti, preparati e appassionati: è stata un’edizione straordinaria. Questo successo ci gratifica e ci spinge a fare sempre meglio: tra poche settimane si riparte, saremo in Nuova Zelanda per le prime selezioni della Caputo Cup 2026”.
L'Italia ha ottenuto la vittoria nel "Trofeo delle Nazioni". Per le specialità acrobatiche, Wilhelm Rodriguez ha primeggiato nella "Pizza più larga", Massimo Di Santo è stato il più veloce e Carney Ma Kenna ha brillato nel "Freestyle". Atsuhide Narimoto ha vinto nella categoria "Pizza Juniores", Domenico Sancamillo si è distinto per la "Pizza in teglia" e Carmine D’Auria ha prevalso nella "Pinsa Metro Pala". Alberto La Marca ha ottenuto il riconoscimento per la "Pizza senza glutine", mentre Jinho Jang ha vinto con la sua "Pizza fritta". Ayache Ayoub si è imposto nella categoria "Pizza di stagione", Francesco Caruso ha conquistato il premio "Pizza & Vino" e, infine, Emily Joiner è risultata la migliore per la "Pizza Americana".