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Michele Rosa: “Mai ci saremmo immaginati di portare i nostri prodotti nelle case degli italiani, ma ci siamo riusciti”
 

Innovarsi al tempo del lockdown, come ha fatto il team di Dial che ha deciso di lanciarsi nell’home delivery con un nuovo e-commerce creato in meno di un mese Quelli della Pizza – A Casa Tua!

A Marzo 2020 Dial srl vede il suo fatturato diminuire del 80% a causa del Covid. L’azienda lombarda, leader nel mercato delle basi per pizza artigianali per la ristorazione, decide così di reinventarsi scegliendo di puntare sull’home delivery con un nuovo brand, Quelli della Pizza. La scelta che si rivela vincente, come racconta a Tgcom24 Michele Rosa, tra i soci della società. 

Di cosa si occupa e che ruolo ricopre nella società?

Sono uno dei tre soci. Sono il responsabile di tutta l’area digital (e-commerce, app, social ecc.).

 

Qual è stato l’impatto della pandemia sul vostro settore?

Il nostro core business è la vendita di basi pizza artigianali per la ristorazione, settore che è stato ed è ancora tra i più colpiti da questa pandemia in tutto il mondo. Di conseguenza il nostro fatturato ne ha risentito parecchio.

 

Qual è stata la vostra risposta alla pandemia? Quali novità avete introdotto?

Tutto comincia a marzo del 2020 dopo l’annuncio del primo lockdown. In seguito alla chiusura di bar e ristoranti non riceviamo più ordini dai clienti e il nostro magazzino è pieno di basi pizza invendute. Per non sprecarle decidiamo di donarle. Contattiamo privati, amici, parenti e vicini di casa, ma anche associazioni come Banco Alimentare, la Cooperativa Namasté di Seriate (BG) e l’Ospedale da campo degli Alpini nell’area della Fiera di Bergamo. Unendoci allo sforzo di tante altre aziende e attività locali, offriamo il nostro sostegno.

Le basi vengono terminate e il magazzino si svuota. Tornano però i dubbi su come procedere per far fronte alla situazione in attesa della ripresa del settore ristorazione. La reazione delle persone che hanno provato le nostre basi pizza è entusiasta e ci chiedono come poterle riordinare per casa.

Decidiamo quindi di lanciarci nell’home delivery, ovvero nelle consegne a domicilio, con un nuovo e-commerce che creiamo in meno di un mese: Quelli della Pizza – A Casa Tua!

 

Quanto sono stati importanti i social network? Come farsi conoscere online?

Sono stati e sono ancora importantissimi. Nel nostro caso soprattutto Instagram.

Al lancio del sito abbiamo instaurato una partnership con Andrea Mainardi, chef famoso per aver partecipato a programmi televisivi (La Prova del Cuoco, Detto Fatto, Cotto e mangiato e altri), per aiutarci a lanciare il brand sui suoi profili social dove realizzava ricette con le nostre basi pizza. Gli ordini hanno iniziato subito a salire, così come i follower sulle nostre pagine social. Dopo Mainardi abbiamo avuto la fortuna di coinvolgere tante altre personalità̀ e influencer del web come Chiara Maci, Damiano Carrara, Sonia Peronaci, Chiara Ferragni, Cristina Fogazzi (in arte l’Estetista Cinica) ed Elisabetta Franchi.

Ognuno di loro ha contribuito a farci conoscere, creando contenuti nuovi e ricette interessanti.

Per farsi conoscere online, soprattutto per il mercato B2C, i social sono di vitale importanza e uno strumento ad oggi imprescindibile su cui investire.

 

Come è stata la risposta dei clienti?

Fin da subito il feedback è stato molto positivo. La frase che ci sentiamo dire più spesso è: “Non pensavo che una pizza in busta potesse essere meglio di quella della pizzeria d’asporto. Siete stati una vera sorpresa”.

 

Quando avete capito che stavate vivendo un momento di svolta?

Dopo la collaborazione con Chiara Maci. Con il suo ADV il sito ha iniziato ad avere un picco di ordini mai visto e abbiamo iniziato a farci un nome. Ma la vera svolta è stata con Chiara Ferragni che ci ha permesso di farci conoscere praticamente ovunque.

 

Che consiglio dà a chi si trova in un momento di difficoltà?

Einstein disse: “Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità”. È la classica frase motivazionale che spesso lascia il tempo che trova, ma la nostra esperienza ci ha dimostrato che è vero. Mai ci saremmo immaginati di portare i nostri prodotti, prima solo per ristoratori, anche nelle case degli italiani.

Eppure eccoci qui. E non sarebbe mai successo se non ci fosse stata questa terribile pandemia, che ci ha costretto a reinventarci e cogliere questa nuova opportunità.

Quindi consiglio di non fermarsi, di non lamentarsi e di concentrare le proprie energie nel trovare soluzioni alternative.

 

A un anno di distanza dall’inizio della pandemia, qual è il bilancio?

Che poteva andare molto peggio e tutto sommato ci riteniamo fortunati. Vendendo alla ristorazione in tutta Europa e Stati Uniti, il fatturato è calato di molto, ma con l’alternanza di nazioni in lockdown e altre no, non ci siamo mai trovati completamente a zero.

Inoltre il progetto home delivery è cresciuto tantissimo con un fatturato ben al di sopra di ogni nostra aspettativa e continua a crescere in modo esponenziale. Quello che all’inizio doveva essere una toppa per fronteggiare la chiusura della ristorazione, ora è una parte importante per il nostro fatturato e l’azienda.

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