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Alimentazione sostenibile, con la proteina di insetto di Hygge-dog si nutrono i cani

Sostenibilità e petfood: binomio inconciliabile? La startup, nata nel 2021, propone cibo personalizzato sulle esigenze nutrizionali di ciascun quattrozampe

Alimentazione sostenibile, con la proteina di insetto di Hygge-dog si nutrono i cani - foto 1
Ufficio stampa

Hygge-dog, startup nata nel 2021, propone un'alimentazione sostenibile e personalizzata sulle esigenze nutrizionali di ciascun pet, con lo scopo di ridurre fino al 60% la pawprint di ogni cliente.

La novità è insita nella linea di alimenti completi e complementari sensitive, a base di proteina di insetto. L'idea nasce dall'incontro di Martina Terigi e Giada Iacopini, giovani avvocatesse toscane con una passione per i loro cani e per la tutela ambientale. "Cercavamo i prodotti migliori da mettere nella ciotola dei nostri cani, ma non eravamo disposte a rinunciare alla sostenibilità. Nessun prodotto sul mercato era in grado di conciliare queste due esigenze, dichiarano. Così, in collaborazione con un team di veterinari e nutrizionisti, la startup ha messo a punto un metodo che consente di individuare la formulazione più idonea alle esigenze di salute di ciascun cane e in poco più di un anno ha già servito e soddisfatto oltre 2.000 cani in tutta Italia e studiato quasi 4.000 piani nutrizionali bilanciati per ciascuno di loro.

 

La startup, Hygge-dog, sin dalla sua nascita, ha scelto di non utilizzare nei suoi prodotti carne di manzo (il cui allevamento è in cima alla piramide dei produttori di CO2) e di utilizzare solo packaging riciclabili nella carta.

 

La proteina di insetto, dagli studi svolti dai veterinari esperti in nutrizione del team  Hygge-dog, non solo si è rivelata ottimale per far fronte alle emergenti richieste di cibi ipoallergenici e altamente digeribili, ma anche estremamente digeribile e, nel contempo, consente una riduzione di oltre la metà delle emissioni di CO2, consumo suolo ed acqua.

 

I numeri

 Stando alle ricerche più recenti, insomma, sembrerebbe la formula vincente per portare davvero la sostenibilità in questo mercato del petfood, il cui impatto ambientale è tutto meno che trascurabile. L'alimentazione di ogni singolo cane in un anno, infatti, comporta l'emissione di 1.022,25 kg di Co2 (pari alle emissioni di un volo aereo da Milano a Tokyo) e un consumo di suolo pari a 10.000 mq2 (pari alla superficie del Duomo di Milano).

 

A Martina Terigi e Giada Iacopini oggi si sono uniti anche Rebecca Ottanelli, Samuele e Clarissa Nannini.

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