15ESIMA EDIZIONE

Tessa Gelisio riapre la cucina di "Cotto e mangiato": "Vi faccio mangiare bene in modo semplice"

Prende il via la 15esima edizione della rubrica all'interno dell'edizione delle 12:25 di "Studio aperto". Tgcom24 ne ha parlato con la conduttrice

di Massimo Longoni
18 Set 2023 - 09:06
 © Ufficio Stampa Mediaset

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Tessa Gelisio riapre la cucina di "Cotto e mangiato". Dal 18 settembre, su Italia 1, prende il via la 15esima edizione della rubrica quotidiana, in onda ogni giorno dal lunedì al venerdì, all'interno dell’edizione delle 12:25 del telegiornale "Studio Aperto". Nella nuova stagione, il programma rinnova l’impegno per una cucina più sostenibile. La padrona di casa collaborerà con amici e chef stellati per creare ricette gustose e salutari, promuovendo scelte alimentari consapevoli. "Il segreto del successo di 'Cotto e mangiato' è nelle sue ricette pratiche, ingredienti che trovi facilmente e con cui puoi organizzare un pranzo o una cena per la famiglia - dice Tessa Gelisio a Tgcom24 -. Ma comunque particolari, sfiziosi e buoni". 

Per Tessa Gelisio questa è la dodicesima stagione di "Cotto e mangiato", ma l'entusiasmo è quello della prima volta. "Da quando ho iniziato sono cambiate tre cucine, perché negli anni ho cambiato casa e cucina, e cambiato look - spiega -, ma mai la passione per la buona cucina, pratica, alla portata di tutti". 

Quando "Cotto e mangiato" ha iniziato non era ancora esplosa la mania dei cooking show e delle rubriche dilaganti sui canali televisivi e online. Però la tua rubrica mantiene una specificità che la rende unica.

Il nostro obiettivo è quello di mangiare bene cucinando tutti i giorni cose alla portata di tutti. Quindi non una cucina stellata ma comunque di qualità pur nel suo essere semplice.

Qual è il segreto?

Presentare ricette pratiche, con ingredienti che trovi facilmente e con cui puoi organizzare una cena per la famiglia. Questo non impedisce di realizzare comunque piatti particolari, sfiziosi e buoni. In Italia abbiamo possibilità di fare miliardi di ricette.

Quanto ti prepari per una puntata di "Cotto e mangiato"?

Dedico parecchio tempo alle ricette, studio, guardo. Sfoglio libri e riviste, prendo spunti da ciò che vedo. In genere parto sempre da un piatto e guardo le varianti che ho fatto e ne metto a punto una nuova, a volte basta aggiungere o modificare un ingrediente. Anche per questo, nonostante in tutti questi anni abbia presentato tremila e passa ricetta non ho problemi a trovarne di nuove.

© Ufficio Stampa Mediaset

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La cucina che presenti non è "stellata" ma spesso chef stellati sono venuti a trovarti. Come hai fatto dialogare i due mondi? 

Devo dire che alcuni sono riuscita a "cottoemangiatizzarli"... altri un po’ meno. Sicuramente da tutti quelli che sono venuti nella mia cucina ho imparato tantissimo, poi alcuni sono più portati a semplificare i piatti, altri invece non ce la fanno, ma il piatto alla fine riesce sempre al meglio. 

Chi è la tua cavia preferita per le tue ricette nuove? 

Il test decisivo è sempre fatto da me, anche se ogni tanto organizzo cene con amici e parenti. Tendenzialmente io faccio piatti che piacciono a me, anche se cerco di soddisfare tutti realizzando anche pietanze che non fanno parte della mia alimentazione. Ma alla fine il mio palato è il giudice finale. 

Quest'anno ci saranno un po' di novità...

Alla rubrica all'interno di "Studio aperto" si aggiunge poi "Cotto e mangiato - Il menu", che va in onda intorno al mezzogiorno del sabato su Italia 1. Dal 7 ottobre ci saranno quattro appuntamenti speciali in cui il focus sarà su temi che la politica europea sta portando avanti e che riguardano il futuro di tutti. In ogni puntata gli chef Franco Aliberti, Cesare Battisti, Antonio Cicero e Pietro Carlo Pezzati, noti per la loro attenzione agli ingredienti e alle tecniche culinarie, presenteranno ricette da diverse regioni italiane. Il corrispondente Leonardo Panetta fornirà aggiornamenti sugli interventi della Commissione Europea, mentre lo chef Andrea Mainardi racconterà storie di innovazione agricola direttamente dai luoghi di produzione. Presente anche Roberto Giacobbo che approfondirà i temi trattati con uno sguardo rivolto agli impatti ambientali e storici.

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