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Seconda a Miss Italia: "Nessun rimpianto, ma la vincitrice la deve eleggere il popolo"

Fiorenza DʼAntonio si racconta a Tgcom24 dopo aver rischiato di ottenere la corona dʼufficio: "Voglio fare lʼattrice"

Seconda a Miss Italia:
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Calata in pieno nel ruolo della seconda classificata, ma non perché le piaccia perdere.

Fiorenza D'Antonio, la 21 enne di Napoli che ha partecipato a Miss Italia, ha già incassato la sconfitta. Non è riuscita a ottenere la corona neppure d'ufficio. La Miren, la società che gestisce il concorso di bellezza, ha deciso di lasciare il titolo alla prima classificata, nonostante abbia posato senza veli. Ma Fiorenza, occhi verdi, capelli ramati e ancora un mondo di sogni nel cassetto, si racconta a Tgcom24 e della possibilità di ottenere quella corona in seconda battuta ha da subito chiarito: "Non voglio essere il ripiego di nessuno". Miss Social 2018, però, non ha trovato giuste le modalità di votazione del concorso: "Miss Italia deve essere eletta dal popolo e non dalla giuria".

Perché Miss del popolo?
Sono stata votata da più del 60% degli italiani. Una grandissima soddisfazione per me, nonostante non sia riuscita a raggiungere il primo posto. Sono dispiaciuta per tutte quelle famiglie che ci hanno creduto e hanno investito dei soldi nel mio successo senza, però, ottenere il risultato sperato. Il potere della giuria è spropositato. Miss Italia dovrebbe essere la reginetta del popolo e sette persone non possono rappresentare gli italiani.

Credi che il primo posto spetti a te? No, assolutamente. Carlotta incarna perfettamente la figura della Miss. Lei è più donna, più elegante io, forse, sono troppo frizzante per quel ruolo. Non voglio sminuirmi ora che non ho vinto, ma credo che è per questo motivo che la giuria abbia preferito lei a me.

In questi giorni, in cui Carlotta ha rischiato di perdere il titolo, cosa hai sperato?
Non mi sono augurata che Carlotta perdesse la corona. Nonostante abbia partecipato a Miss Italia con l'entusiasmo di chi vuole vincere, non voglio essere il ripiego di nessuno. Sarebbe una vittoria a metà. Inoltre ritengo che il secondo posto sia un'ottima qualifica, ti regala la giusta notorietà, ma non ti vincola per un anno a tutti gli impegni che, invece, spettano a Miss Italia.

E della questione del regolamento infranto?
Penso che dovrebbe andare al passo con i tempi. Così come, giustamente, oggi sono ammesse anche candidate che sono sposate e hanno figli, dovrebbero essere accolti di buon grado anche i nudi a patto che non siano volgari.

Hai paura di essere dimenticata come accade alla maggior parte delle seconde classificate?
E' un epilogo che dipende solo da me e io spero di lasciare il segno. Sono convinta che sfrutterò in pieno questa carta e che percorrerò la strada per il successo ruggendo. Sono determinata e molto sicura di me. Vedremo quali saranno le occasioni che mi si presenteranno davanti, ma nel frattempo sono già qui a rimboccarmi le maniche: non ho intenzione di farmi trovare impreparata a casting e provini.

Hai detto di essere troppo frizzante per fare la Miss perché, allora, hai partecipato al concorso di bellezza?
Perché voglio fare l'attrice, Miss Italia è un ottimo trampolino di lancio, mi piacerebbe sin da subito partecipare a reality e programmi televisivi per farmi conoscere, ma so bene che dovrò studiare per affermarmi nel mondo della recitazione.

Modella da sei anni, laureata in fashion design, cosa c'entra la recitazione?
Amo il palcoscenico fin da bambina. Alle recite scolastiche cercavo sempre di ottenere i ruoli da protagonista. Sono appassionata dell'arte in tutte le sue sfaccettature, mi piace anche la fotografia e avrei voluto frequentare il liceo artistico, ma i miei genitori non me l'hanno permesso.

La tua famiglia è contenta delle tue scelte? Mi sostengono, anche se sono sempre molto severi. Dal punto di vista scolastico sono avanti due anni: mi hanno imposto il liceo classico, e tutta una serie limiti come, per esempio, un coprifuoco molto rigido. Durante l'adolescenza ho sofferto per certe imposizioni, ma adesso che sono diventata grande le ho apprezzate tutte. Grazie a loro credo di essere molto responsabile per la mia età.

Papà imprenditore, mamma commercialista. Cosa credi di aver ereditato dalle loro personalità?
Da mio padre sicuramente l'atteggiamento di chi sorride a tutti. Mi ha insegnato ad andare oltre i pregiudizi. Mia madre, invece, è una donna di numeri, la tipa tosta della famiglia, sempre con i piedi per terra, non bada ai fronzoli ed è molto pragmatica. Io, di contro, sono molto fiduciosa verso il prossimo e lei mi ha insegnato a essere meno ingenua. Mi ha trasmesso l'importanza della trasparenza nei rapporti, sia di lavoro che sentimentali. Cerco di essere sempre così, e pretendo la stessa cosa negli altri.

Non solo frizzante, più di una volta ti sei definita un maschiaccio. In che senso?
Da piccola facevo ginnastica artistica a livello agonistico, ho abbandonato perché non mi piaceva il modo in cui trattavano le bambine. L'attenzione alla linea, tutto quel rigore non fanno per me. Allora qualche anno dopo, per caso, sono entrata nel circo come contorsionista acrobatica. Un mondo di colori e vuoti d'aria che mi fa sentire davvero me stessa e che mi regala tutta l'adrenalina di cui ho bisogno.

Bella, ma anche determinata e sicura di te …
Se nasci solo bella non sei così fortunata (ride). Viviamo in una società dove essere belli non basta. Spesso sono stata vittima di pregiudizi. Sono bionda, faccio la modella e sono laureata in fashion design: per molti sono solo una Barbie. Ci tengo a far sapere che oltre questo viso e questi occhi verdi c'è anche una bella testa.

Una nuova vita alle porte e un futuro pieno di sogni. C'è qualcosa che ti spaventa?
Forse sono troppo piena di me, per questo non ho paura del successo. L'unica cosa che mi spaventa è quella di non poter avere abbastanza tempo per me, per la mia famiglia, gli amici e l'amore. Ma sono preparata, è già capitato che per lavoro abbia dovuto sacrificare vita sociale e affetti. Ho capito, però, una cosa molto importante: chi ti ama, ti aspetta.