Sanremo 2023, Morgante (FdI) contro Rosa Chemical: "Inaccettabile spot gender"
La deputata ha portato il caso in aula alla Camera puntando il dito contro il Festival dove è a suo dire "da tempo in atto una rivoluzione fluida"

Sul Festival di Sanremo 2023 arriva la polemica gender.
A puntare il dito contro la partecipazione di Rosa Chemical al Festival è stata la deputata di Fratelli d'Italia Maddalena Morgante che ha sollevato il caso in aula alla Camera. Per Morgante si tratta di un "inaccettabile spot del gender e del sesso fluido, davanti ai bambini", ennesimo episodio che conferma la piega presa, a suo dire, dalla kermesse Sanremo, dove "già da tempo è in atto la rivoluzione fluida". Rosa Chemical nel suo brano "Made in Italy" parla di sesso libero vissuto senza steccati o etichette.
Che a Sanremo 2023 Rosa Chemical fosse un personaggio destinato a far discutere era facilmente ipotizzabile. Magari quello che non si pensava era che la polemica arrivasse direttamente in Parlamento. D'altro canto lui non si nasconde certo dietro un dito. "Made in Italy", scritto dallo stesso Rosa Chemical e Paolo Antonacci, con le musiche di Oscar Inglese e Davide Simonetta, è un brano di provocazione che racchiude al suo interno tutta l'essenza e l'irriverenza del suo interprete. Parlando in maniera sfrontata di temi ancora oggi considerati tabù come il sesso, la fluidità e il poliamore, lancia un messaggio di libertà che invita ad abbracciare la diversità in tutte le sue sfaccettature.
Rosa Chemical e il profilo su OnlyFans
E per essere ancora più di rottura, Rosa Chemical nei giorni scorsi ha svelato la copertina del disco con un post su "OnlyFans", la piattaforma usata principalmente per post a carattere erotico o pornografico, e sulla quale lui ha da tempo un profilo in cui si esprime senza reticenze. E infatti l'onorevole Morgante si è scagliata anche contro questo aspetto. "Desta sconcerto la notizia che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara a Sanremo porterà il sesso, l'amore poligamo e i porno su Onlyfans" ha detto in apertura del suo intervento.
"Il Festival della canzone rischia di diventare l'ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d'Italia contrasta - ha aggiunto la deputata veronese -. E' inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la tv per una serata in famiglia". Morgante chiude auspicando che ci sia un ripensamento al riguardo: "Nelle ultime edizioni il Festival si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico, un vero condensato della peggiore ideologia che mina e vuole minare l'identità dell'uomo e della donna". La polemica è dunque aperta e forse per Rosa Chemical è un piccolo successo perché significa che la sua canzone e la sua presenza hanno già colto nel segno. Dalla produzione del Festival e dalla Rai nessun commento.
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