Sanremo 2024, nella finale è pioggia di appelli
Ghali chiede lo stop al genocidio. Toccante Sangiovanni che parla delle difficoltà psicologiche
La finale di Sanremo 2024 è stata utilizzata dai cantanti per accomiatarsi dal proprio pubblico, per i ringraziamenti a parenti e staff ma anche per lanciare messaggi importanti utilizzando il grande palcoscenico offerto dalla kermesse.
Quello che sicuramente farà più rumore è stato quello di Ghali che ha chiesto lo "stop al genocidio" riferendosi alla guerra di Gaza. Il più toccante quello di Sangiovanni apparso molto sottotono in questa edizione di Sanremo. Il giovane cantante ha lanciato un messaggio sul valore della sconfitta.
SANREMO 2024 - SPECIALE
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Le pagelle (di Massimo Longoni): Prima serata - Seconda serata - Terza serata - Quarta serata - La finale
Il festival dei look: I dettagli curiosi dei cantanti - Collant e pance scoperte sul palco - Colori sgargianti e fantasia in scena - Teresa Mannino - Lorella Cuccarini
Ghali: stop al genocidio con l'alieno Rich
"Stop al genocidio". Anche Ghali lancia l'appello per il conflitto in Medioriente, dopo aver cantato il brano Casa Mia. Accanto a lui l'alieno RichCiolino, protagonista del brano Casa Mia, che dopo una lenta marcia di avvicinamento è salito sul palco dell'Ariston. In platea la mamma lo sostiene con un cartello: "Sei il mio vincitore amore della mamma. TVB". La canzone di Ghali era già stata oggetto di polemiche da parte della comunità ebraica perché ritenuta portatrice di messaggi anti Israele.
Sangiovanni: "Bisogna provare a stare bene"
"Sono grato alla mia vita perché a 21 anni mi ha insegnato che sconfitta e vittoria non sono importanti ma è importante stare bene, o per lo meno provarci". E' la toccante frase detta da Sangiovanni al termine della sua esibizione finale con la sua "Finiscimi".
Mahmood: viva differenze e libertà di pensiero
"Volevo ringraziare tutte le artiste e gli artisti che ci hanno regalato la loro visione del mondo in maniera totalmente libera su questo palco. Viva le differenze e la libertà di pensiero sempre e comunque": è l'appello che lancia Mahmood sul palco dell'Ariston, sfoggiando una tuta oro, "gold" come quella del titolo della sua canzone (Tuta gold).
Mr.Rain: "dedica a tutte le persone che sentono vuoto dentro"
"Questo è stato l'anno migliore della mia vita, grazie a voi. Io mi sono fatto portavoce di tantissime storie e le ho portate sul palco". Ringrazia Mr.Rain, che l'anno scorso fu terzo al festival di Sanremo con Supereroi e quest'anno è tornato con Due Altalene. Prima di lasciare il palco ho depositato il suo mazzo di fiori su uno dei due posti dell'altalena posizionata sul palco dedicandolo "a tutte le persone che sentono il vuoto dentro".
La Sad: la bandiera della lotta alla discriminazione
Al termine della loro esibizione con Autodistruttivo, i La Sad sollevano una bandiera verde, viola e blu: "Non rappresenta ideali politici, ma i valori della lotta alla discriminazione, alla violenza, all'odio, all'abuso e al sessismo. E' solo il primo passo per cambiare l'Italia al meglio se tutti lo vogliamo".
Negramaro: viva la pace
Si moltiplicano gli appelli allo stop ai conflitti dal palco di Sanremo. Stasera anche i Negramaro alla fine della loro esibizione, per voce di Giuliano Sangiorgi, hanno salutato così: "Viva la musica, viva la libertà, viva la pace".
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