La storia del concorrente, tra guerra e coraggio, commuove tutti: poi l'abbraccio con Mursit
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Dopo oltre due mesi all'interno della Casa del "Grande Fratello", è arrivato per Omer il momento di raccontarsi davvero. "Hai spesso raccontato la tua storia incredibile - lo ha invitato Simona Ventura -, vorrei che la ascoltasse anche chi ci segue da casa".
Il ragazzo racconta che aveva solo undici anni quando la guerra gli è esplosa intorno. Quel giorno sarebbe dovuto andare all’università per sostenere un esame: non si tratta di un errore, ma di un dettaglio che parla di un percorso scolastico precoce. A distoglierlo un brutto presentimento, che lo ha bloccato. Poi, all'improvviso, le esplosioni: "Hanno iniziato a bombardare il paese", ricorda. La prima casa colpita è stata proprio la sua. Nel panico generale, con il padre e il fratello lontani, si è ritrovato a dover mettere in salvo sua madre e le sue sorelle: "Mi sentivo responsabile", dice. Quel trauma, aggiunge, lo ha portato con gli anni a smettere di esternare le emozioni: "Le lacrime sono finite già".
Dietro questa corazza, resta intatto il desiderio più semplice e più doloroso: riabbracciare la sua famiglia. "Questa cosa mi emoziona tanto" confessa. Proprio la famiglia è al centro del videomessaggio che segue il suo racconto. Nella clip, Omer rivede il fratello Mursit che lo incoraggia nella sua avventura e richiama la forza del loro legame. "La vita non è stata gentile con noi - gli dice -, gli eventi ci hanno allontanato, ma ci hanno resi più forti. La vita ci ha insegnato a sostenerci sempre". Poco dopo, i due si trovano faccia a faccia e si sciolgono in un lungo abbraccio: "Per me lui è stato tutto", conclude Omer.