Il docu-film va in onda su Canale 5, in seconda serata, il 29 gennaio. Remo Anzovino firma la colonna sonora
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Martedì 29 gennaio, per celebrare la "Giornata della Memoria", Canale 5 presenta, in seconda serata, il docu-film evento "Hitler contro Picasso e gli altri". Un lavoro che dà conto della Shoah dell'Arte, quando i nazisti misero le mani su svariati capolavori del 900 da un lato per cancellare tutto ciò di non gradito, dall’altro per esaltare l'arte classica, la sola considerata degna dal regime.
Si tratta del primo dei 3 docu-film dedicati all’arte, alla storia e alla cultura che la rete ammiraglia Mediaset offre ai suoi telespettatori. Una trilogia di prodotti di grande qualità e interesse, realizzati da 3D Produzioni e Nexo Digital, che si completerà, prossimamente, con il racconto delle più importanti figure dell’800 e del 900 attraverso "Van Gogh – Tra Il Grano e Il Cielo" e "Klimt & Schiele – Eros e Psiche".
Lo scorso marzo, nei giorni di uscita al cinema, "Hitler contro Picasso e gli altri" ha battuto al botteghino persino il film Premio Oscar "La forma dell'acqua" e offre le testimonianze dei protagonisti di quell'epoca, raccontate e introdotte dalla voce narrante di Toni Servillo. Al centro del documentario c'è l'ossessione del Führer contro i movimenti d'avanguardia artistica, che portò al più imponente saccheggio di opere d'arte di sempre. Gran parte delle 600.000 mila opere trafugate, da case private, gallerie, chiese e musei, apparteneva a ebrei, costretti a svenderle in cambio della promessa, spesso non mantenuta, di venir salvati dai rastrellamenti.
Contemporaneamente, l'arte considerata degenerata venne fatta oggetto di un attacco feroce e sistematico: Chagall, Ernst, Kandinsky, Klee, van Gogh, Pablo Picasso, Matisse e Monet, solo per citare i più noti, vennero messi al rogo sulla pubblica piazza.
UNA COLONNA SONORA SPECIALE - La colonna sonora del documentario è firmata dal compositore Remo Anzovino ed è stata pubblicata in tutto il mondo in occasione del giorno della memoria. "'La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti, ma è uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico'. Questa frase di Pablo Picasso chiude il film ed è stata per me la chiave per comporre questa partitura - spiega Anzovino -: volevo che la musica non si limitasse a decorare le immagini, così potenti da sole, ma suggerisse altro, in modo forte e autonomo, e avesse una vita oltre lo schermo. Ho cercato di capire cosa fosse per il regime nazista non solo l'arte - oggetto della narrazione - ma anche la musica "degenerata", del tutto estranea al film. Quello era il vero spazio musicale". Anzovino si è ispirato a un grande compositore del passato. "Tra gli artisti più odiati dal regime c'era Dmitrj Sostakovic, uno dei miei compositori prediletti, di cui amo in particolare i quartetti per archi - dice -. Ho cercato quindi di ottenere un suono orchestrale ben teso come tesa è la storia che il film rivela".