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Fabio Volo risponde alle accuse di sessismo: “Chiedo scusa. Non volevo offendere Ariana Grande”

L'artista aveva criticato duramente il look e le pose della cantante, scatenando una violenta polemica sui social

Fabio Volo risponde alle accuse di sessismo: “Chiedo scusa. Non volevo offendere Ariana Grande” - foto 1
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“Non ho mai detto che Ariana Grande è una put***a e non mi permetterei mai”. Questa la replica di Fabio Volo alla bufera social, non ancora esaurita, al centro della quale si è trovato coinvolto.

Durante “Il Volo del mattino”, la trasmissione radiofonica che conduce su Radio Deejay, l'artista aveva espresso dei commenti, da moltissimi definiti “sessisti” e “misogini”, su 7 rings, l'ultimo video musicale della cantante.

La replica di Fabio Volo - Chiedo scusa a tutti fan di Ariana” ha detto Volo dai microfoni della sua trasmissione. “Ho solo detto che, in un momento in cui ci sono movimenti come il #Metoo, mi sembra strano sia normale che una cantante si rivolga a un pubblico giovane utilizzando riferimenti e comportamenti di stampo così esplicitamente sessuale. Insomma, mi sembrava di aver fatto un bel discorso per le donne. Invece ho subito, per la prima volta in vita mia, uno shitstorm”.

L'artista ha parlato anche delle numerosissime minacce ricevute tramite social dai fan di Ariana Grande e da tutti coloro che avevano trovato offensivo il suo commento. Poi si è lanciato in una invettiva contro il fenomeno dell'hating sul web: “Ho ricevuto centinaia di commenti minacciosi sotto le mie foto - ha raccontato - Muori, Morite di cancro, tu e i tuoi figli, Quella put***a di tua madre. Ho pensato: <Meno male che è successo a me, che ho gli strumenti per affrontare una cosa del genere. Capisco i ragazzini che subiscono un'aggressività di questo genere tramite i social e si buttano giù dal balcone>".

Poi, l'amara conclusione: "Fa paura vedere ragazzini di tredici anni con questo livore addosso. Ai loro genitori bisognerebbe chiedere: <Ma voi dov'eravate quando vostro figlio augurava la morte a qualcuno?. Non si può tirare su una generazione così>".