"Tutta una questione di ascolti"
Si è perso il rispetto del pubblico, regna il cattivo gusto. "Sanremo? Mi è piaciuto, ma le canzoni non mi hanno convinto". "La televisione di oggi? Non la condanno né mi scandalizzo, tuttavia non si può negare che c'è una grande degenerazione culturale. Sembra essere diventato tutto una questione di indici di ascolto, quando invece si dovrebbe tener conto anche del buon gusto: non si può sempre andare avanti a botte di Fattorie e Grandi Fratelli". Parola di Pippo Baudo, in un'intervista al Gazzettino Illustrato.
"Credendo di seguire il pubblico - continua Baudo - alla fine si è perso il rispetto del pubblico. I telespettatori meritano di più. E la televisione pubblica, in quanto tale, ha l'obbligo di fare televisione più alta, diffondendo cultura, principi etici, valori. Per cadere in basso, nel cattivo gusto, ci vuole pochissimo, il problema è che risalire è poi difficilissimo. Mi auguro comunque che la tv possa ancora darci delle soddisfazioni". Pippo Baudo inoltre commenta l'edizione 2009 del Festival di Sanremo: "Ben strutturato e organizzato, non mi è dispiaciuto. Non mi hanno però convinto le canzoni in gara. Purtroppo la musica sta attraversando un momento di crisi, mancano le canzoni che lasciano il segno. Anche i grandi, come Baglioni o Venditti, continuano a fare remake dei loro successi. Non c'è più quell'aura ispiratrice che c'è stata un tempo, non c'è il nuovo. Ormai una canzone dura quindici giorni e poi viene dimenticata".
Il presentatore poi, nel parlare del proprio rapporto con la città di Venezia, non risparmia una polemica sulla Mostra del Cinema: "Lo spettacolo più bello della mia vita l'ho fatto proprio a Venezia, in Piazza San Marco, in occasione della premiazione della Mostra del Cinema. La cornice era unica e stupenda, con il palco davanti all'ingresso della Basilica. Incredibilmente meglio della premiazione che c'è adesso, una delle cose più squallide che si siano mai fatte".
Infine, il ricordo di un episodio della sua carriera a cui è particolarmente legato: "E' stato quando, ancora molto giovane, mi chiamarono a Sabato Sera insieme a Tortora, Corrado e Mike Bongiorno. Per me era una sorta di laurea honoris causa, anche se a loro non convinceva molto la mia presenza, visto che avevano più esperienza e fama. Ad un certo punto Tortora mi disse: 'mi raccomando, stai sempre in punta di piedi così Mike sembra nano. Fra noi presentatori c'è sempre stata una simpatica rivalità, la cosa ci stimolava e divertiva il pubblico. Alla fine eravamo tutti comunque buoni amici. Si è sempre giocato sulla rivalità Baudo-Bongiorno ma in realtà siamo sempre stati in ottimi rapporti. Se mi chiedono 'quando smetti?' rispondo sempre: fino a quando c'è Bongiorno ci sono anch'io".