televisione

Condanna a 3 mesi per Paolini

La Cassazione non accoglie il ricorso

13 Giu 2008 - 19:26

Per la prima volta la Cassazione ha confermato la condanna per interruzione e turbativa di pubblico servizio nei confronti di Gabriele Paolini, protagonista di numerosi interventi di disturbo durante le dirette televisive. La VI sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso del "disturbatore" contro la condanna a 3 mesi di reclusione inflittagli dalla Corte di Appello di Roma, il 1 ottobre 2007, per aver disturbato una diretta del Tg1.

Paolini dovrà anche risarcire la Rai, costituitasi parte civile. I fatti per i quali l'imputato è stato condannato risalgono al giugno del 2001. Nel corso di una diretta televisiva, il disturbatore comparve durante un servizio dedicato ad alcuni studenti del liceo romano Giulio Cesare a conclusione del loro ultimo giorno di scuola. Quell'incursione costrinse la giornalista dell'ammiraglia di Viale Mazzini e gli operatori a ridurre la durata del servizio e a cambiare più volte le modalità di ripresa.

In pratica, per la Cassazione, chi si apposta dietro le telecamere in una pubblica via, commette reato anche se è muto, immobile e non gesticola. La condanna di primo grado risale al 9 maggio 2005.

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