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Minaccia di darsi fuoco in diretta

Fermato dal conduttore del Tg2

Ha cercato di darsi fuoco in diretta tv dopo essersi cosparso di benzina.

E' successo nel corso del programma del Tg2 "Dieci minuti". "Questa è benzina - ha detto Nicola De Martino, l'ospite protagonista di un annoso caso di figli contesi. "Mi do fuoco se lei non legge questa", ha detto al conduttore Maurizio Martinelli mostrando una lettera. Il giornalista, insieme ai tecnici di studio, ha bloccato l'uomo.

Dietro il gesto, una vicenda di disperazione, conclusasi qualche giorno fa, quando De Martino ha potuto riabbracciare il figlio che non vedeva da 13 anni. E proprio questo lieto fine appena suggellato sembra rendere ancora più paradossale e inspiegabile il tentativo di darsi fuoco in diretta: "L'ho fatto per gli altri - ha spiegato poi lui, costretto dal conduttore a scusarsi con i telespettatori - io il problema l'ho risolto". "Gli argomenti da trattare erano stati concordati con puntiglio prima della trasmissione" - ha ricordato il conduttore - in studio c'era anche il figlio, ritenevamo giusto adottare particolari cautele, per esempio evitando che si offendesse la madre".

"Sia il padre che il figlio avevano letto il copione, quando siamo entrati in studio, in maniera molto serena'', continua il giornalista. Invece, dopo un paio di domande, ''l'uomo ha tirato fuori dall'interno della giacca, un flacone bianco, forse una bottiglia di shampoo, si è versato il contenuto sul petto, poi ha preso un accendino e un pezzo di carta minacciando di darsi fuoco".

A quel punto Martinelli e i tecnici sono riusciti a togliergli l'accendino. "De Martino zuppo di solvente chiedeva di leggere due o tre cartelle con alcune richieste di carattere normativo - ha aggiunto - sono riuscito a convincerlo a sintetizzarle in alcuni punti''. Dopo le spiegazioni, le scuse, e il chiarimento in diretta con il figlio Luca, "ti voglio bene ma non fare più queste cose", ha detto il ragazzo al padre.

Un dramma innescato e risolto in dieci minuti. Ma sono stati "dieci minuti di apprensione", ha sottolineato anche il direttore del Tg2 Mauro Mazza. Lui era tra i telespettatori, ha vissuto l'ansia come loro. "Poi mi sono confortato per la prontezza e la bravura del conduttore e del personale di studio" e sono stati momenti di orgoglio "per la prova di professionalità con cui il conduttore è riuscito a riportare la trasmissione alla calma". Il sipario si chiude.

Dal presidente dell'associazione Figli Negati, arriva un commento commosso: "Condanno il gesto ma non il papà".