Per festeggiare le prime cento puntate
Zelig taglia il traguardo delle cento puntate e per l'occasione sbarca su Canale 5 con tre speciali in prima serata in onda il 22, il 29 maggio e il 5 giugno, ancora una volta, dal tendone di Sesto San Giovanni, prima del trasloco definitivo sulla rete ammiraglia Mediaset previsto per il gennaio 2004. "Non posso che essere felice per questo passaggio alla nostra rete", dice il direttore di Canale 5 Giovanni Modina.
"Non nascondo che non mi dispiacerebbe per la prossima stagione poterlo annoverare tra i nostri appuntamenti fissi", spiega Modina, "quanto agli obiettivi di share sarebbe per noi già un risultato eccellente se potessimo ripetere gli ascolti di Italia 1".
Alla presentazione del programma è intervenuto, per la prima volta, anche il direttore generale contenuti Rti, Alessandro Salem stemperando così le polemiche sorte qualche settimana fa a proposito del passaggio di Zelig dalla prima serata del martedì a quella del mercoledì. "Zelig ha raggiunto un livello di maturità per contenuti, ritmi e ascolti che ci sembrava logico concludere il suo percorso sulla rete ammiraglia, che giustamente ospiterà il fenomeno dell'anno", spiega Salem. Nessun problema da parte di Italia 1, quindi, "la cui missione è", per Salem, "sviluppare formati che una volta maturi passino ad arricchire il palinsesto di Canale 5".
Sull'argomento è intervenuta anche la coppia Gino & Michele, "padri" fondatori di Zelig e autori di numerosi altri programmi passati di Italia 1. "Con Mediaset, dopo alcune incomprensioni, abbiamo chiarito tutto", sottolinea Michele, "e questo potrebbe essere l'inizio per un'altra duratura collaborazione con il gruppo".
Ma cosa ne pensano di questa promozione i due conduttori, Michelle Hunziker e Claudio Bisio? Per la bionda svizzera "è come essere tornata sui banchi di scuola, quando si era felici per la promozione" mentre per Bisio, queste tre puntate speciali rappresentano una fatica in più. "Siamo molto stanchi ma felici, anche se", racconta il comico, "avremmo fatto volentieri a meno di questa coda a fine stagione".
Quanto alle polemiche, "abbiamo avuto una reazione forse un po' esagerata", dice ancora Gino, "ma la decisione di spostare la trasmissione da un giorno all'altro, faceva seguito a tutta una serie di episodi che ci avevano fatto innervosire". Il successo della trasmissione, spiega Gino "si era trasformato in un imbarazzo tra l'azienda e il gruppo perchè l'azienda era impreparata a gestire un fenomeno di ascolti simile".
"Comprendiamo benissimo che compito di una azienda è quello di mantenere un certo equilibrio e far quadrare i bilanci, ma non è il nostro compito. In ogni caso non c'era dietro nessuna manovra speculativa da parte nostra ed abbiamo reagito in un modo che, solo adesso, riteniamo fosse un po' troppo esagerato", aggiunge Gino che rivela anche un retroscena inedito: "c'è stato un momento, durante la presidenza Zaccaria, in cui la Rai ha fortemente ci ha fortemente pressato per passare alla concorrenza".
Gino, inoltre, si è detto "meravigliato dal fatto invece che, durante il periodo in cui erano sorte delle incomprensioni con il gruppo Mediaset, solo un vicedirettore, e neppure molto incalzante, ci ha proposto un passaggio in Rai".
"Ai tempi di Zaccaria", ricorda Gino, "siamo stati spesse volte a cena con lui ed abbiamo preso in seria considerazione la possibilità di trasferire tutto il gruppo in casa Rai. Tuttavia, consapevoli anche del fatto che non avremmo certo potuto contare sulla libertà che ci garantisce Italia 1, abbiamo rifiutato l'offerta".