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Addio a Febo Conti, re della tv dei ragazzi

Negli anni 60 condusse la trasmissione "Chissà chi lo sa?"

Olycom

Si è spento ieri all'ospedale di Desenzano (Brescia) Febo Conti, il popolare conduttore televisivo e radiofonico dai più ricordato come il presentatore della trasmissione per ragazzi "Chissà chi lo sa?", che andò in onda negli anni 60. Conti, che il giorno di Natale avrebbe compiuto 86 anni, fu tra i fondatori del parco divertimenti "Gardaland" e suo direttore dal 1975 al 1980.

Conti aveva cominciato la sua carriera in radio per poi approdare alla tv negli anni 50. Il grande successo arrivò nel 1961 appunto con il quiz per ragazzi "Chissà chi lo sa?" che andava in onda il sabato pomeriggio. Popolare il suo "squillino le trombe, entrino le squadre".

Il programma proseguì per 11 anni (fino al 1972), tra giochi, quiz e ospiti illustri (Salvatore Quasimodo, Giorgio Strehler, Indro Montanelli, Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Lucio Battisti, Ugo Tognazzi, e molti altri). Intere generazioni di alunni di scuole medie hanno studiato e si sono preparate per affrontare la gara di "Chissà chi lo sa?", ideato da Cino Tortorella: i concorrenti delle diverse scuole italiane erano pronti a rispondere a domande di cultura generale. 

Febo Conti iniziò la carriera nella Radio della Svizzera Italiana nel 1945, conducendo tra le altre, le trasmissioni "La Costa dei Barbari" e "Il Dante avvelenato". Durante la seconda guerra mondiale fu una delle voci di Radio Italia del Nord, la voce dei partigiani, e frequentò l'Accademia di Paolo Grassi e Giorgio Strehler. Dopo la Liberazione, Conti continuò a lavorare per Radio Milano; fu il più giovane annunciatore radiofonico d'Italia. Mentre lavorava in radio, faceva anche teatro e da talent scout scoprì un imitatore destinato a grande successo, Alighiero Noschese, e un giovane Dario Fo.

Era anche l'interprete italiano delle comiche mute di "Ridolini", che venivano trasmesse settimanalmente in "Chissà chi lo sa?" con il titolo "Febo Conti in Ridolini". Come grande imitatore di Larry Semon (in Italia ribattezzato "Ridolini"), Conti propose il personaggio dal 1958 al 1961 per il "Carosello" pubblicitario delle vernici Tintal e poi dal 1970 al 1972 per le penne a sfera Bic sempre nel contenitore "Carosello".

Nel 1958 Conti lavorò con Enza Sampò ne "Il club dei castori", trasmesso dalla sede Rai di Torino, dove compariva anche un giovanissimo Emilio Fede. Il rapporto con la Rai si interruppe nel 1974, dopo la trasmissione "Circodieci" e tornò a lavorare per tv di Stato nel 1998-99, partecipando alla rubrica "Io amo gli animali", inserita nel programma "Ci vediamo in tivù" condotto da Paolo Limiti.