televisione

"Ferrari, genio della provincia"

Castellitto parla del suo nuovo ruolo

04 Mag 2004 - 02:59

Un personaggio "poderoso, un uomo duro con un carattere severo verso se stesso e verso gli altri. Un genio della provincia che ha praticamente trasformato Maranello in una specie di San Giovanni Rotondo della velocità". Sergio Castellitto descrive così Enzo Ferrari, l'uomo a cui l'attore ha prestato il volto per la fiction di Canale 5 Ferrari che andrà in onda domenica 16 e lunedì 17 in prima serata.

Diretto da Carlo Carlei, il film tv, costato 11 milioni di euro, presto potrebbe arrivare nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti e di altri paesi europei. "In questo senso", spiega Guido Barbieri, direttore della divisione fiction Mediaset, "ci sono trattative". 

"Ferrari", dice Castellitto, "racconta anche la storia di un padre, del conflitto con suo figlio e del rapporto che aveva con le donne e con i suoi collaboratori. Tutti aspetti con cui il pubblico si può divertire veramente". Ed è stato proprio il figlio di Ferrari, Piero, ad aiutare Castellitto e e i realizzzatori del film a capire meglio la figura di quest'uomo: "E' stato prezioso parlare con lui", spiega l'attore, "per capire che segni gli ha lasciato questa esperienza del passato. Credo che abbia fatto una scelta esistenziale coraggiosa alzando il velo sulla sua vita e mettendo a nudo ciò che ha avuto e ciò che gli è mancato".

Per prepararsi al ruolo di Ferrari Castellitto si è praticamente trasferito per lunghi periodi a Maranello. Dodici settimane di riprese tra Bologna, Modena, Ferrara e Roma, centinaia di comparse impiegate, altrettanto auto d'epoca, decine di vetture da corsa, ricostruite per l'occasione. 

Ferrari jr, che ha ceduto i diritti per la realizzazione del film al prezzo simbolico di una lira, ha voluto però che il produttore del film tv, Angelo Rizzoli, donasse un contributo all'associazione Dino Ferrari che si occupa della lotta alla distrofia muscolare, la malattia di cui morì il primo figlio del patron della casa di Maranello.

Non è stato facile convincere l'erede di Ferrari a dare il suo consenso a film. Piero Ferrari, infatti, leggeva otto pagine della sceneggiatura del film sul padre e poi stava male. "Aveva un'enorme difficoltà ad entrare in quel film che rappresentava la sua stessa vita", racconta Massimo De Rita che con Mario Falcone e Carlo Carlei firma la sceneggiatura della ficton. Ricosciuto legalmente dal padre molto tempo dopo la nascita, Piero Ferrari, figlio della relazione con Lina Lardi è oggi unico superstite, con la sua famiglia, di Enzo Ferrari. Non ha mai conosciuto il fratello, Dino Ferrari, l'altro figlio del Drake, nato dal matrimonio con Laura Garello, morto di distrofia muscolare. Piero Ferrari, inoltre, aveva rifiutato altri contatti cinematografici, di Sidney Pollack e di Michael Mann ma alla fine ha ceduto a Canale 5. Le remore iniziali sono poi sfumate: "è stata Floriana, la moglie, a farci da tramite, da referente", aggiunge De Rita , "e con lei ci siamo confrontati diverse volte". 

Tra gli altri interpreti, Cristina Moglia, già vista in Distretto di Polizia, nella parte di Laura Garello, Thomas Crowter, Dino Ferrari, Jessica Brooks nel ruolo di Lina Lardi, Ed Stoppard, nel ruolo del giornalista che intervista il Drake, Francesca De Sapio, la madre di Ferrari, Pietro Ragusa e Mathew Bose, nei panni dei due figli adulti di Ferrari e Elio Ferrari, che interpreta Ferrari a 18 anni. Non mancano i piloti, con Giampiero Judica nella parte di Tazio Nuvolari e Matteo Angius in quella di Gilles Villeneuve.