VENTICINQUESIMA EDIZIONE

"Striscia", partita la venticinquesima edizione

Si è aperta la nuova stagione: Veline inedite e conduttori consolidati con Greggio e Hunziker

24 Set 2012 - 22:47
 ©  Olycom

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E' partita la venticinquesima edizione di "Striscia la Notizia", che quest'anno ha come sottotitolo "La voce dell'insolvenza". Al timone, il mattatore e attore del piccolo e grande schermo Ezio Greggio, che conduce Striscia fin dalla sua prima edizione, e la bellissima e brillante showgirl Michelle Hunziker, una coppia inossidabile da nove stagioni. E poi le nuove Veline, Alessia e Giulia.

Striscia la Notizia, il Tg satirico ideato e scritto da Antonio Ricci, immancabile appuntamento dell'access prime time di Canale 5, rappresenta un vero e proprio record di longevità, essendo riuscito in questi cinque lustri ad attraversare più generazioni di telespettatori e un gran numero di accadimenti esterni della società, confermandosi, anno dopo anno, come il programma più visto dalla platea televisiva.

Nato nel 1988 con l'intento di "battere la comicità di Bruno Vespa", negli anni Striscia ha consolidato sempre di più il suo successo di pubblico e di critica, fino a diventare non solo un appuntamento quotidiano, ma un punto di riferimento per i telespettatori italiani, veri e propri coautori del programma. Un programma che ha visto la luce in una Italia, e in un mondo, molto diversi da quelli di oggi: si pensi a Tangentopoli, alla nascita dell'euro, all'11 settembre, all'economia dei call-center, agli abbagli delle facili promesse, alla crisi recessiva del 2007-2010, fino a quella odierna, e così via.

Anche il ritmo dell'innovazione del programma ha seguito i tempi e i fatti, anzi spesso Striscia la Notizia li ha anticipati, li ha messi in luce, tanto da venire recepita come una finestra sul mondo, un vero e proprio fenomeno di contro-informazione. Grazie al suo "format flessibile", Striscia ha saputo conservarsi e innovarsi senza perdere mai identità e riconoscibilità, mettendo a punto negli anni una formula del tutto peculiare ed estremamente precisa, che ha permesso al programma di Antonio Ricci di instaurare un forte rapporto di fiducia con il suo pubblico.

La missione di Striscia? Usare un linguaggio che permetta ai telespettatori, sostenendoli sempre con una lunga, inesauribile vena comica e satirica, di affrancarsi da un pensiero unico, da un'unica voce televisiva, da un latente pericolo per la pluralità del pensiero e della democrazia. Ma anche scoprire la natura illusoria della televisione, svelando mistificazioni, manipolazioni, omissioni all'ordine del giorno in particolare nei telegiornali e nei programmi di informazione. Vale sempre il detto: "La Tv è finzione".

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