L'ex concorrente del "Grande Fratello 6" si difende a "Pomeriggio Cinque"
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Dal reality ai problemi in tribunale, dopo il successo del "Grande Fratello 6" per Fabiano Reffe (Fefè) sono cominciati i guai. Accusato di reati gravi come sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, l'ex gieffino urla a sua verità a Pomeriggio Cinque: "Sono assolutamente estraneo, amo la donna e la stimo e non farei mai una cosa del genere".
Dopo il terzo posto al Gf6, Fefè ha partecipato come tronista a "Uomini e Donne". Ma dai giornali patinati finisce sulle pagine di cronaca dei quotidiani: il bodyguard di Ceccano (provincia di Frosinone) viene infatti accusato di sfruttare delle ragazze dell'Est e indurle a prostituirsi.
"Prima del Gf non ero un santo, ma essere accusato di un reato così grave mi ha fatto male - racconta Fefè - lavoravo in fabbrica e per arrotondare mi occupavo della sicurezza dei locali. I problemi sono arrivati quando ho provato a creare un'agenzia tutta mia, sono arrivate richieste dai locali notturni, ma io mi sono sempre occupato della sicurezza e non delle ragazze. Nelle intercettazioni, quando mi dicevano mandamene cinque, intendevano bodyguard, e invece sono stati scambiati per prostitute. Io non ho mai sfruttato nessuno, non ho mai pagato nessuno e sono stato già stato assolto dal reato di associazione a delinquere".
Alla fine di ottobre dovrà difendersi anche dalle altre accuse: "Ma credo nella giustizia e sono sicuro che ne uscirò pulito, anche per mia madre che ha sofferto tanto per questa storia", conclude in lacrime Fefè.