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Ana Laura Ribas: "Vi racconto i miei primi 50 anni... senza rimpianti"

La showgirl ripercorre con Tgcom24 i momenti più importanti della sua carriera, tra vecchie amicizie, amori e nuovi progetti

Ana Laura Ribas:
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Molte amicizie se le è lasciate alle spalle e non ha grandi rimpianti professionali Ana Laura Ribas che oggi festeggia i suoi primi cinquant'anni.

Con Tgcom24 ripercorre i momenti più importanti della sua carriera, da "Ok il prezzo è giusto" a quando faceva la velina, parla dell'amore per il suo compagno più giovane Marco Uzzo e racconta del dolore più grande: "La perdita del mio adorato cane Gogò dopo vent'anni è stata devastante".

Ana Laura, 50 anni sono una tappa importante, cosa significano per te e come sei cambiata?
Agli occhi di tanti sono troppi, ma a me sembrano normali, mi fanno solo pensare che sono molto fortunata. Arrivare con il mio spirito e salute alla mia età è un privilegio da pochi. Non penso di essere cambiata, mi identifico molto con questa citazione che ho trovato su web 'arrivare a 50 anni ha i suoi vantaggi e svantaggi, non riconosci le lettere da vicino, ma riconosci i coglioni da lontano'...

Che ricordo hai di quando giovanissima sei arrivata in Italia come modella?
Ero felice da matti... Tutto, proprio tutto, era completamente diverso dal mio Brasile. Non capivo i termosifoni, i cappotti, questo vestirsi e svestirsi. Ho dovuto imparare tutto, persino la tradizione per la tavola, il saper mangiare bene. Ero perdutamente innamorata di questo Paese. Poi c'era Mike Bongiorno che mi ha cambiato la vita...


Tutti ti ricordano a "Ok il prezzo è giusto", che esperienza è stata per te? Sentì ancora Iva Zanicchi?
Mi divertivo come una pazza, per me era un gioco dove guadagnavo. Iva mi adorava, mi trattava come una figlia ed io ero gasatissima. Infatti, tanta gente mi ricorda sempre per quelle quattro edizioni (dal '94 al '98) con Iva e mi fa sorridere, le ragazze mi dicono spesso 'Mia mamma era pazza di te' e invece i ragazzi 'eri il mio sogno erotico'... io scoppio a ridere... Figuriamoci! Ho partecipato ai migliori programmi tv negli anni 90 e primi 2000. Raggiungevamo una audience che oggi se la sognano....

In pochi invece si ricordano che sei stata una delle prime veline, come era allora stare sul bancone di Striscia?
Non ero proprio consapevole di avere il ruolo più sognato di ogni ragazza italiana. Anche Striscia per me era un gioco. Allora le veline erano molto valorizzate, ed io, insieme a Simonetta Pravetonni siamo state le prime veline portatrici sane di un microfono, oggi è molto diverso...
E' da poco ripartita l'Isola dei Famosi, la rifaresti? Chi è il naufrago che ti è rimasto nel cuore?
E' stata una delle più belle esperienze della mia vita. Ci tornerei adesso, anche senza telecamere. Mamma mia quanti battibecchi.. Ribas attacca brighe.. lo facevo apposta e ridevo... Alla fine penso con tanto affetto a tutti loro, non ho un naufrago preferito.

Professionalmente parlando cosa ti manca oggi?
Non ho mai preso su serio questo cosiddetto mondo dorato dello spettacolo. Anzi, per me era solo un modo di divertirmi e guadagnare per girare il mondo... Ce l'ho fatta, ho visto quasi tutto il mondo con i miei occhi. Sogno realizzato. Però, una cosa vorrei fare... Il progetto c'è e mi piace molto...

Hai incontrato molte persone nel tuo percorso, che rapporto hai oggi con Lele Mora?
Ho sempre avuto un difetto pazzesco. Confondere affari con affetti. Mi affeziono alle persone, avendo la famiglia lontana ho bisogno di questo. Ho voluto un gran bene a Lele, credevo davvero di essere una sua amica, invece ho scoperto con il senno di poi che così non era. Pazienza, ci sono rimasta male. Ma va bene.

E con Simona Ventura?
Apprezzo molto Simona professionalmente per il suo coraggio di andare come concorrente in un programma dove lei era la regina. Le ho mandato un messaggino facendole gli in bocca al lupo. Anche se sono convinta che sarebbe una grande produttrice, autrice televisiva, lei sa di televisione come pochi. E' stato come con Lele Mora... Solo che con lei è stato più doloroso il fatto.

Sei innamoratissima di Marco, tempo fa hai detto che lo avresti lasciato perché lo ami troppo, ma siete ancora insieme, cosa è cambiato nel frattempo?
Amo Marco come non ho mai amato nessuno. La nostra storia è una favola, un amore che non si riesce a raccontare, non si può... Troppo nostro. Non è cambiato nulla, penso sempre che la nostra differenza d'età sia contro natura in futuro

Anni fa hai lottato contro una brutta malattia, hai dovuto rinunciare alla maternità, ti manca non avere un figlio?
In verità non ho lottato, l'ho vissuta in maniera difficile ma serena, ripeto, sono una persona fortunata, illuminata. Un'altra verità è che non ho mai avuto l'istinto materno, mai avuto il desiderio di diventare madre. Dove sta scritto che una donna è completa solo se partorisce? Io sono una donna risolta, felice, ed è andata come doveva andare.

Solo qualche mese fa invece hai perso il tuo caro cane Gregorio, come è cambiata la tua vita?
La perdita di Gregorio è stato il dolore più grande della mia vita. E credimi, non è che la mia vita sia stata tutta rose e fiori. Vivere senza il mio Gogó è un martirio per me. Vent'anni insieme al mio bambino, è stata la scelta migliore che ho fatto. Le persone che amano e aiutano gli animali anche grazie ai social capiscono il mio dolore.

Come festeggi questo compleanno importante?
Sono ben 25 anni che non festeggio un compleanno con mia madre e i miei fratelli. Ho pensato che questo giro di boa era una buona occasione per festeggiarlo in Brasile. E poi sentirsi dire dalla propria mamma 'felice compleanno bambina mia' a 50 anni non ha prezzo...