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Maradona sepolto vicino ai genitori, scontri fuori dal cimitero | Cori e fumogeni: a Napoli l'omaggio dei tifosi

LʼArgentina sfila per il Pibe, caos ai funerali a Buenos Aires

Addio a Maradona, il corteo funebre raggiunge il cimitero

Al termine di una breve cerimonia privata, Diego Armando Maradona è stato sepolto accanto ai genitori nel cimitero di "Jardin de Bella Vista", a 35 chilometri da Buenos Aires. All'arrivo del feretro si erano verificati nuovi momenti di tensione tra i tifosi che volevano avvicinarsi all'ingresso e la polizia che cercava di contenere la folla. La situazione poi è rientrata.

La camera ardente alla Casa Rosada Per l'addio al campione, Buenos Aires è stata invasa da un fiume di uomini, donne e bambini che ha atteso per ore, molti per tutta la notte, di poter entrare nella storica Casa Rosada e rendere omaggio al Pibe de Oro. Una maestosa processione laica, a tratti caotica, iniziata alle 6 del mattino e continuata per tutto il giorno, segnata dalle lacrime e dal dolore ma anche da incidenti e scontri nel pomeriggio, quando la famiglia ha insistito per confermare la chiusura della camera ardente alle 16:30 nonostante le migliaia di persone che da ore aspettavano di avanzare.

 

Gli scontri nel pomeriggio Qualcuno ha reagito attaccando gli agenti con bastoni, sassi e bottiglie, e rovesciando le barriere metalliche. Le forze dell'ordine hanno risposto con idranti, sfollagente e fucili con proiettili di gomma. Lacrimogeni sono stati lanciati anche vicino alla Casa Rosada, e a quel punto i familiari hanno accettato di tenere aperto fino alle 19. Stesse scene di caos si sono ripetute in serata, quando il feretro è stato precipitosamente spostato dopo che un gruppo di persone ha fatto irruzione nel cortile del palazzo presidenziale e gli agenti hanno dovuto di nuovo usare la forza per evacuare l'edificio.

 

L'omaggio dei volti noti e della gente comune Attorno alle spoglie del Diez si sono raccolti i membri della famiglia: l'ex moglie Claudia Villafane, le figlie Dalma e Giannina, un'altra figlia, Jana, l'ex fidanzata Veronica Ojeda con il figlio Dieguito Fernando, l'amico Guillermo Coppola e vari calciatori del Boca e della nazionale. Alla Casa Rosada si sono avvicinate personalità note e meno note, e alcune persone un tempo vicine a Maradona, come l'ultima compagna Rocio Oliva, si sono viste negare fra le lacrime l'ingresso dal 'no' dei famigliari. Presente anche il capo dello Stato. Accompagnato dal premier Santiago Cafiero e dalla first lady Fabiola Yanez, ha deposto sul feretro la camiseta dell'Argentinos Juniors.

 

 

A Napoli la coreografia dei tifosi fuori dal San Paolo Anche Napoli ha voluto salutare per l'ultima volta Maradona. I suoi tifosi si sono riuniti a migliaia davanti allo stadio San Paolo, all'ingresso della curva B, che è diventato un sacrario di Diego con centinaia di lumini accesi, di poster, striscioni, fotografie, disegni dei bambini e mazzi di fiori. Un addio collettivo durato tutto il giorno e culminato nella coreografia degli ultras che hanno circondato lo stadio in migliaia, ognuno con un bengala rosso acceso, facendo partire un lunghissimo coro "ho visto Maradona". 

 

La gigantografia in Piazza del Plebiscito Una cerimonia di grande partecipazione anche quella a Piazza del Plebiscito, dove migliaia di tifosi della Curva A hanno allestito una gigantografia davanti all'ingresso di Palazzo Reale. Gli ultras sono arrivati in Piazza cantando i cori dell'epoca di Diego e hanno illuminato il Plebiscito con centinaia di bengala rossi che hanno acceso tutto il colonnato della chiesa di San Francesco di Paola. Poi il minuto di silenzio suonato con la tromba e l'apertura di uno striscione ampio come tutta la facciata di Palazzo Reale con la scritta "La tua scomparsa un colpo al petto e un dolore al cuore, Napoli di giura eterno amore".

 

Alle 21 l'applauso che ha unito la città Ma il lutto e la commemorazione hanno attraversato tutte le case dei napoletani, dai quartieri popolari ai salotti degli intellettuali come quelli del "Te Diegum". L'amore per Maradona ha unito negli anni le due Napoli. Da Ponticelli a Posillipo alle 21 i napoletani si sono uniti ancora una volta nel segno del Pibe de Oro accendendo le candele ai propri balconi e alle proprie finestre e facendo partire un lungo applauso collettivo.

 

Maradona, corteo a Napoli: a migliaia in Piazza del Plebiscito

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