L'osservatorio sulla manifestazioni sportiva del Viminale approva l'ordine del giorno
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A partire dalla prossima stagione potrebbe essere vietato fumare negli stadi. L'Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale ha approvato un ordine del giorno in cui si introduce il divieto.
Il provvedimento non è comunque ancora operativo e dovrà essere discusso con tutte le parti interessate.
L'intenzione del Viminale è che a partire dal campionato 2013-14 dovrebbe essere vietato fumare in tutti gli impianti a norma dove si giocano campionati professionistici, come già accade, ad esempio, negli Stati Uniti ed in Inghilterra ma anche nella casa del Barcellona, il Camp Nou.
Al momento, comunque, non c'è nulla di operativo, si affrettano a precisare dal Viminale. Anche perchè‚ per introdurre un simile divieto servirebbe una norma di legge, altrimenti sarebbe impossibile applicare le eventuali sanzioni previste in caso di violazioni o stabilire a chi attribuire la facoltà di effettuare i controlli negli impianti.
Prima di partire, in ogni caso, si discuterà con tutti i soggetti interessati e dunque non solo quelli appartenenti al mondo del calcio. "L'obiettivo - spiega il vicepresidente dell'Osservatorio, Roberto Massucci - è quello di arrivare all'inizio della prossima stagione con le idee più chiare e, eventualmente, partire con una sperimentazione in due, tre impianti simbolo".
"L'agenda approvata oggi - dice - contiene una serie di punti da approfondire, nel corso delle prossime riunioni, tra cui appunto il divieto di fumo. E' stata avviata un'indagine a livello internazionale e saranno approfonditi studi di settore, sentendo chiaramente addetti ai lavori e rappresentanze dei tifosi". Nulla cambierà, dunque, almeno fino all'inizio del prossimo campionato.
"Credo che ogni misura che porti a diminuire il consumo di tabacco sia positiva. Così il senatore del Partito Democratico, Ignazio Marino, commenta l'ordine del giorno approvato dall'Osservatorio del Viminale, aggiungendo che "potrebbe essere un'idea" quella di inserire un emendamento di questo tipo nell'iter del "decretone" sanitario. Non a caso Marino è primo firmatario, insieme al presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini, di un disegno di legge sul fumo fermo da tempo a palazzo Madama, "sono stati già presentati emendamenti che mirano a proibire il fumo in spazi aperti". Secondo l'esponente del Pd, in questo caso, "non si tratta di fare il tifo ma di capire che in Italia muoiono circa 70mila persone l'anno per problemi legati al fumo e che il costo sul Sistema sanitario nazionale ammonta a circa 7 miliardi di euro l'anno".