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Tish torna con un album tutto in italiano: "Non ho più paura di dire quello che penso"

Si intitola "Under the dots" ed è uscito il 24 dicembre | Tgcom24 l'ha intervistata

Tish pubblica il suo primo album in italiano

E' uscito il 24 dicembre "Under the dots" il primo album di Tish in italiano.

Nato durante lo scorso lockdown il disco contiene 9 tracce che raccontano il percorso e l'evoluzione stilistica e sonora della giovane cantautrice italo serba, ex concorrente di "Amici". Un importante traguardo per l'artista appena ventenne che ha debuttato nel 2020 con "Rido Male", il suo primo inedito in lingua italiana, a cui hanno fatto seguito a luglio 2021 i singoli "fu*ked up" in collaborazione con Sethu e "acido e nutella".
“Under The Dots nasce dall’esigenza di raccontare un passato recente di crescita. Nuove sfide e nuovi orizzonti, perché quando si accoglie il cambiamento tutto diventa possibile", spiega la cantante e musicista.

Con ”Under the dots" hai voluto liberarti da pregiudizi e aspettative che fino ad oggi ti costringevano in uno stereotipo... Di quali pregiudizi si tratta?

Principalmente il fatto di dovermi comportare e parlare in un modo che non mi apparteneva. Le persone che mi seguono mi hanno conosciuta quando ero all'interno di un programma televisivo, da allora, si è creata una immagine di me, a mio parere, leggermente distorta. Il mio desiderio più grande era quello di potermi esprimere, senza badare troppo alle parole che utilizzavo. Ecco perché nelle nuove canzoni, il mio linguaggio a volte, è molto esplicito, a differenza delle canzoni scritte in precedenza.

 


Chi è la nuova Tish? E cosa hai lasciato indietro della vecchia?
Sicuramente la paura di dire quello che penso! Ora che ho fatto uscire l’album, mi sento più a mio agio a esprimermi su qualsiasi argomento.

 

Cosa c'è davvero "under the dots" e quale è stato il processo che ti ha portato a togliere i puntini?
I puntini non li ho tolti definitivamente. Li disegno ancora, ogni giorno! Per me è stata un po’ una liberazione perché, come dicevo prima, nessuno mi aveva mai vista senza puntini. Per me è stato un grande passo, perché ero forzata a disegnarmi i puntini e vivere questo “personaggio” che non avevo creato io. Volevo mostrare alle persone, che sotto quello che ormai è diventato un marchio, c’è una semplice ragazza di vent’anni. 

 

Titolo in inglese per un album in italiano come sei arrivata ad "Under the dots"?
Il titolo è stato proposto, anni fa per scherzo, da mio fratello. All’epoca scrivevo ancora canzoni esclusivamente in inglese, non avremmo mai pensato che tutto l’album sarebbe stato in italiano. Ma essendomi affezionata a quel titolo, ho comunque deciso di tenerlo anche se era in inglese.


Copertina e veste grafica sono tue, ci racconti come sono nate, e il perché del bianco e nero dominante?
La copertina è un disegno che avevo fatto durante la prima quarantena. Avevo già pensato al concept di “Under the Dots” e volevo ricreare la sensazione di quello che provavo attraverso un disegno. Il bianco e il nero, perché volevo che restasse tutto semplice. 


Le canzoni dell'album mettono in luce anche un sound "diverso", come sei arrivata a queste nuove sonorità?
Con l’aiuto dei ragazzi di Daddy Joke. Insieme abbiamo lavorato su diverse sonorità, anche per sperimentare. Sono comunque in una fase di sperimentazione dove mi sto conoscendo e sto cercando la mia strada. Spero di avere un “sound” più definito con le prossime canzoni. 

 

Quali feat ti piacerebbe avere in un prossimo album? Con chi ti piacerebbe lavorare tra gli artisti italiani e tra quelli internazionali?

Mi piacerebbe tantissimo fare un feat. con Ketama126 e Chiello. Mi piacerebbe molto lavorare con Mace. Per quanto riguarda gli artisti internazionali, ho sempre avuto il sogno di cantare insieme a Paolo Nutini. Ma quello è un sogno nel cassetto! 

 

Cosa ti ha lasciato la partecipazione ad "Amici" di Maria De Filippi e cosa ha rappresentato per te?
Per me Amici è tutto. Maria ha realizzato il mio sogno, devo tutto a lei. Amici mi ha insegnato a conoscermi, a usare correttamente la mia voce, a sperimentare e crescere, sia a livello umano che artistico. Oggi non sarei dove sono senza Amici. Spero di tornarci presto.

 

 ”Under the dots" è un punto di partenza verso nuovi obiettivi... cosa hai in mente per questo 2022 e per il tuo futuro di artista?
Spero di poter fare un tour, se la situazione Covid lo permetterà e spero di collaborare con tanti artisti e cominciare a mettere a fuoco il mio genere musicale. 

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