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Tgcom24 ha intervistato l'attrice comica, al Manzoni di Milano con "Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere"
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“Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” approda finalmente al Teatro Manzoni di Milano dal 28 al 31 ottobre. Sul palco Debora Villa, che in un one woman show esilarante porta in scena una rivisitazione in chiave squisitamente femminile del celebre best seller dello psicologo statunitense John Gray. Marziani contrapposti a Venusiane, uomini e donne sull'orlo perenne dell'incomunicabilità, cliché e pregiudizi che determinano i ruoli dei sessi nella società, il tutto condito dalla comicità irresistibile, raffinata e irriverente di una delle più brave attrici comiche italiane, che offrirà al pubblico una sorta di terapia di coppia... collettiva e un messaggio chiaro: "Impariamo ad ascoltarci".
Finalmente il ritorno a teatro, e soprattutto il debutto al Manzoni, dove lo spettacolo, previsto già mesi fa, ha subito come tutto e tutti la scure della pandemia, sei felice?
Quando sono tornata a teatro a maggio ho baciato il palco. Sono felicissima e onorata di essere finalmente al Manzoni con “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere” dopo tanti slittamenti
Tratto da un libro che porta una firma maschile lo spettacolo ha tutta una connotazione al femminile, in questa rivisitazione c'è una quota rosa maggioritaria?
La griglia è quella dello psicologo e terapista di coppia John Gray. Si parte da presupposti inoppugnabili, ma tutti i contenuti sono nuovi e visti con i miei occhi... squisitamente femminili. Quindi pur restando fedelissima alla struttura di Gray, che porta degli esempi concreti su come uomini e donne abbiano differenti approcci alla medesima situazione, ad esempio le donne vogliono parlare di un problema, gli uomini no, l’uomo è sequenziale e la donna è multifunzionale, l’uomo viaggia per competenza, la donna lo fa per migliorare la qualità della relazione, aggiungo il mio personale punto di vista, inevitabilmente femminile e personale
Si parlerà di uomini e donne e del nodo dell'incomunicabilità... ma da dove nasce?
La prendo un po' alla larga ma il punto è che non ci si vede mai per ciò che siamo, ci si autofiltra con i pre-pensieri di quello che si prevede che gli altri possono pensare di noi e ci si incanala in ruoli differenti a seconda delle situazioni. Ma chi siamo veramente? Crescendo questi ruoli comportamentali influenzano uomini e donne ed è un gran disastro perché non siamo ciò che i nostri ruoli danno a vedere. La comunicazione è l'obiettivo principale ed è composta da due cose fondamentali: la parola e l'ascolto. Ascoltarsi sarebbe un gran passo avanti verso la comprensione gli uni degli altri, un'arma pacifica straordinaria per tutti.
Nello spettacolo c'è una grande interazione col pubblico
Sì e io ci metto tutta la mia energia per crearla. Ad esempio voglio le luci sempre accese perché voglio vedere la gente che ho davanti, inoltre prima del Covid chiamavo sul palco delle persone, ora non so se potrò più farlo. Ma faccio domande e ascolto le risposte e ho sempre molto riscontro. Una terapia di gruppo, anzi una terapia di coppia collettiva
A che punto siamo Debora nell'allineamento dei Pianeti? Venere e Marte is stanno avvicinando?
Da una parte sì, ma i fatti di cronaca ci dicono che siamo ancora lontani dalla meta. Il problema è comunque, se mi permetti, maschile. Perché non è ancora stato fatto nessun convegno sulla violenza maschile? C'è della cattiveria nell'uomo che si esprime con la violenza, perché questo non viene trattato?
"Donne che corrono dietro ai lupi", tuo spettacolo di qualche anno fa, era fondamentalmente sessista, nel senso che metteva in risalto una problematica importante come la violenza di genere. Ne parli anche in "Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere"?
Sì, dedico un minuto alla violenza di genere come chiusa dello spettacolo. Dopo aver riso per un'ora e mezza dedico un minuto, necessario per sensibilizzare la platea a questo, non posso non farlo
Un'ora e mezza di risate costruttive
Certo ci metto sempre del contenuto, e cerco di dare una controlettura di come le cose ti permeano senza che ce ne si renda conto
Cosa ti disturba di più dei maschi?
Il sopruso del maschile sul femminile, soprattutto quando è subdolo... Come quando nel mio settore si dice "sei brava per essere una donna"
Ricordo di aver letto di un parlamentare che a Bruxellles ha detto che le donne sono inferiori perché non c'è una donna che giochi a scacchi... ma ti sembra che a Bruxelles sia importante saper giocare a scacchi? Guarda ti cito una frase con la quale concludo, è di Einstein e dice: se giudici un pesce per la sua capacità dei arrampicarsi si sentirà un cretino per tutta la vita. Le donne non è che non sono in gamba, sono gli uomini fanno ostracismo