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“Robin Hood – L'origine della leggenda”, un guerriero moderno contro la corruzione

Ecco la clip esclusiva del film, diretto dal regista Otto Buthurst nelle sale dal 21 novembre

“Robin Hood – L'origine della leggenda”, un guerriero moderno contro la corruzione - foto 1
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Diretto dal regista Otto Buthurst, “Robin Hood – L'origine della leggenda”, nelle sale cinematografiche dal 21 novembre, è un film d'avventura e d'azione dei nostri tempi dal ritmo mozzafiato.

Con Taron Egerton nei panni del protagonista e Jamie Foxx in quelli di un saraceno, un tempo suo acerrimo nemico, la pellicola racconta la nascita dell'eroe oscuro, l'origine della ribellione di Robin e la sua ricerca di giustizia in un mondo corrotto.

Al ritorno dalle Crociate, Robin di Loxley (Taron Egerton) scopre che l'intera contea di Nottingham è dominata dalla corruzione. L'ingiustizia e la povertà in cui vive il suo popolo lo spingono così a tramare per organizzare un'audace rivolta contro la potente Corona d'Inghilterra. Ma per farlo ha bisogno di un mentore: un abile quanto sprezzante comandante conosciuto durante la guerra (Jamie Foxx). Grazie a lui, il temerario Robin diventerà il leggendario Robin Hood e, forse, cercherà anche di riconquistare un amore che credeva perduto.

Con un ritmo mozzafiato che non rallenta mai, il film presenta l'emblematico fuorilegge come l'eroe oscuro e irresistibile di una città turbolenta che ne ha un bisogno disperato. In “Robin Hood – L'origine della leggenda” si vede la prima ribellione di Robin contro un regno corrotto esplodere in violente battaglie, con grandiose scene di lotta, un'amicizia caratterizzata dall'insolenza e un amore eterno.

Questa nuova versione del film è realizzata su grande scala, adeguata alla rinascita di un supereroe nel 2018. Con Taron Egerton alla testa di un cast dinamico, Robin è un guerriero nell'ombra assolutamente moderno. È nato nei privilegi, è Lord di Loxley, ma al ritorno dalla guerra è un'altra persona, un veterano tormentato che ha perso tutto, compreso il suo unico vero amore, Marian [Eve Hewson]. Con l'aiuto di un uomo profondamente segnato come lui, un saraceno un tempo suo acerrimo nemico, John [Jamie Foxx], Robin sceglie un nuovo alter ego: il vendicatore incappucciato che colpisce i potenti per ottenere giustizia per la povera gente.

"Non è il Robin Hood che tutti abbiamo visto in passato”, dice Egerton. “La nostra intenzione era andare oltre e creare qualcosa che fosse molto attuale. Il film che abbiamo realizzato si svolge a un ritmo incredibile ed è davvero molto spettacolare … c'è il rapporto che lega due amici, un amore infelice e tante sequenze d'azione”.

“Il vero motivo per cui Robin Hood è un eroe da 800 anni è il suo essere stato la principale spina nel fianco della società, del governo, delle istituzioni. Per questo la gente lo ama ancora, è il simbolo di quella voce che da qualche parte si ribella allo status quo che tutti noi abbiamo invece permesso. Tutti noi potremmo essere lui, perché non è dotato di speciali poteri e non è nato supereroe, è semplicemente un uomo qualunque che si è preparato a fare ciò che è necessario per ottenere un cambiamento e che rinuncia alle comodità di cui potrebbe godere per un disegno più grande...", ha spiegato il regista Bathurst.