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Venezia 79, ecco l'atteso "Don't worry darling" tra star, polemiche e gossip

Il film di Olivia Wilde con Harry Styles è stato presentato Fuori Concorso e in anteprima mondiale al Lido

Venezia 79, ecco l'atteso "Don't worry darling" tra star, polemiche e gossip - foto 1
IPA

C'era grande attesa a Venezia 79 per "Don't worry darling", presentato Fuori Concorso al Lido.

Il thriller psicologico, seconda regia di Olivia Wilde, ha un cast stellare, tra cui Florence Pugh, Harry Styles e Chris Pine, è ed stato uno degli eventi galmour dell'edizione del festival. Anche per la scia di polemiche e gossip che l'hanno accompagnato fin dalla lavorazione: dall'addio di Shia LaBeouf, la stessa Olivia Wilde è diventata obiettivo fisso dei tabloid dopo che i paparazzi hanno scoperto la sua relazione con Harry Styles, che è diventato il protagonista, oltre alle tensioni sul set tra la stessa regista e la protagonista Pugh. Mentre sul web impazzano i pettegolezzi che le vorrebbero una contro l'altra, al Lido hanno sfilato tenendosi a distanza...

 

Venezia 79, Olivia Wilde e Harry Styles sul red carpet 

"Don't worry darling" si svolge nella comunità sperimentale di Victory, un oasi del deserto americano, un piano segreto nell'America degli anni 50 di ordine e disciplina organizzato da una sorta di messia sexy (Chris Pine): gli uomini lavorano allo "sviluppo di materiali avanzati", le mogli in perfetto stile dell'epoca puliscono casa, cucinano e vanno a fare shopping. Alice (Florence Pugh), la mogliettina di Jack (Harry Styles) scopre a che prezzo stanno vivendo quel mondo perfetto e cerca di fuggire.

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Un "mondo perfetto", controllato, una bolla appunto, che nasconde ben altro. "Il film ci dice a quale prezzo viviamo nella comfort zone, anche oggi ignoriamo cosa avviene nel mondo per permettere a noi di essere in queste bolle". Il controllo del caos, i piani di perfezione "sono fascismo, cercare di controllare l'essere umano non è mai una buona idea", ha spiegato Olivia Wilde che ritiene il film "intrattenimento ma anche provocazione, le rotture sono fondamentali per scuotere la società".

Il punto di rottura qui è il femminile. "La voce delle donne voglio che venga ascoltata, Don't worry darling non è una parabola femminista, ma una provocazione sul ruolo che da sempre hanno le donne, voglio che il pubblico sia ispirato da questa eroina rivoluzionaria che non accetta sottomissioni e controllo, sono le supereroine di cui abbiamo bisogno oggi", continua la regista, che ha anche spiegato: "Il potere, l'abuso di potere, fa parte dell'iconografia fascista, ci sono verità storiche in questo film come il progetto Manhattan il programma di ricerca che portò alla bomba atomica ma sono convinta che dica molto anche sull'oggi"

 

Intanto Florence Pugh, vista in "Piccole Donne" e "Black Widow", non ha partecipato alla conferenza stampa. E' arrivata nel pomeriggio dal set di "Dune 2" a Budapest: "Florence è una forza della natura, siamo grati che riesca a essere qui, grati a lei e a Denis Villeneuve per averla stasera", ha detto Olivia Wilde. La tensione tra le due rimane nelle voci della Rete, nata prima per il fastidio per la storia d'amore, nata sul set, tra la regista ed Harry Styles, quando lei stava ancora con Jason Sudeikis, poi per il presunto licenziamento di Shia LaBeouf, ma soprattutto, per le scene di sesso tra lei e l'ex cantante degli One Direction su cui si starebbe puntando per lanciare il film. "Il web si basa su questi gossip e non voglio aggiungere altro", ha tagliato corto Olivia Wilde in conferenza stampa. 

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