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Venezia 76: dopo le polemiche arrivano il film di Polanski e quello di Martone, primo italiano in gara

In gara "Jʼaccuse (lʼufficiale e la spia)" del regista polacco, che non sarà al Lido e "Il sindaco del Rione Sanità", prima pellicola italiana

Dopo le polemiche della giornata d'apertura in Laguna si torna a parlare di Roman Polanski (che non verrà al Lido) per la presentazione in concorso del suo film, "J'accuse (l'ufficiale e la spia)", sull'Affare Dreyfus.

Oggi è anche la giornata del primo dei tre film italiani in concorso, "Il sindaco del Rione Sanità", di Mario Martone.

Venezia 76, Mario Martone presenta "Il sindaco del Rione Sanità"

Dopo il suo adattamento teatrale, Mario Martone porta uno dei capolavori di Eduardo de Filippo anche sul grande schermo, in un'ambientazione moderna ma rispettando appieno il testo. Antonio Barracano, uomo d'onore che sa distinguere tra gente per bene e gente carogna, è 'Il Sindaco del Rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l'aiuto dell'amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti.

Basato sull'affaire Dreyfus è invece il film in concorso di “J'accuse (L'ufficiale e la spia)”, di Roman Polanski, che nella giornata d'apertura ha sollevato molte critiche da parte della presidente di giuria Lucrecia Martel. “E' un argomento cui penso da molti anni”, ha spiegato il regista in un commento affidato alla Biennale per la stesura del catalogo, aggiungendo: “In questo scandalo di vaste proporzioni, forse il più clamoroso del diciannovesimo secolo, si intrecciano l'errore giudiziario, il fallimento della giustizia e l'antisemitismo. Il caso Dreyfus divise la Francia per dodici anni, causando una vera e propria sollevazione in tutto il mondo, e rimane ancora oggi un simbolo dell'iniquità di cui sono capaci le autorità politiche, nel nome degli interessi nazionali". Polanski non sarà presente al Lido perché da quando è stato accusato nel 1977 per “rapporti sessuali con una minorenne” è ricercato dalla dalla polizia statunitense e evita i paesi in cui è possibile l'estradizione.

Per “Seberg” (Fuori concorso) di Benedict Andrews, torna alla Mostra anche Kristen Stewart, interprete nel biopic dell'attrice diventata uno dei simboli della Nouvelle vague. Sempre Fuori concorso il documentario “The Kingmaker”, di Lauren Greenfield sulla controversa Imelda Marcos, ex first lady delle Filippine.

Torna in scena anche il Leone d'oro alla carriera Pedro Almodovar, con una masterclass. A Orizzonti, debuttano in gara “Quiqui (Il palloncino)”, di Pema Tseden, che racconta come, un preservativo, in una piccola comunita' delle praterie tibetane, metta a repentaglio l'armonia di una famiglia e “Madre” di Rodrigo Sorogoyen, su una donna (Marta Nieto), che nell'incontro con un ragazzo adolescente pensa di ritrovare il figlio, misteriosamente scomparso 10 anni prima. Per Venezia Classici, debutta il documentario “Andrey Tarkovsky. A cinema prayer”, realizzato da Andrej Andreevich Tarkovskij figlio del grande cineasta.