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Sons of Kemet, in Italia la band inglese tra jazz e cultura afro-caraibica in nome delle Regine black

Tre date per il gruppo guidato da Shabaka Hutchings (Milano, Pisa, Ravenna) dopo la pubblicazione del nuovo disco

Sons of Kemet, in Italia la band inglese tra jazz e cultura afro-caraibica in nome delle Regine black - foto 1
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Shabaka Hutchings è un nome cruciale e punto nodale della vitalità del jazz contemporaneo, creatura multiforme che ha fatto spostare il baricentro e i riflettori sul genere dagli Usa verso la Gran Bretagna.

Il sassofonista londinese, ma originario delle Barbados, è protagonista contemporaneamente dei progetti più interessanti a cavallo tra la tradizione free di John Coltrane-Ornette Coleman e la scena sperimentale: The Comet is Coming, Melt Yourself Down, The Ancestors e Sons of Kemet. Proprio con questi ultimi ha pubblicato il terzo disco "Your Queen Is A Reptile" per la storica etichetta Impulse!. Qui troviamo un suono che salta gli steccati jazz verso un tribalismo vodoo che sgorga dalla diaspora sonora afro-caraibica e un manifesto politico molto forte: si parla di discriminazioni e colonialismi e delle lotte per combatterle schierandosi contro quelle attuate dalla corona inglese nel corso della storia. La band sarà in Italia per tre date, a Milano, Pisa e Ravenna.

La band ha una formazione inusuale: due batteristi (Tom Skinner e Eddie Hick), una tuba (Theon Cross), un sax tenore (Hutchings). Il progetto di Shabaka e dei suoi Sons of Kemet (vero supergruppo con stelle tra le più luminose della scena britannica) è quello di ricontestualizzare le idee musicali di origine afro caraibica e creare in maniera acustica ritmi e tappeti sonori incalzanti, irrefrenabili e ipnotici abbracciando jazz, rock, dub e folk.

Nelle nove tracce del disco il titolo comune è "My Queen is", seguito dal nome di donne che si sono battute per i diritti degli afroamericani e per la dissoluzione del razzismo, tra le altre Angela Davis, Harriet Tubman, Anna Julia Cooper, Albertina Sisulu o la nonna di Shabaka, Ada Eastman. Provocatoriamente ogni "regina" celebrata viene contrapposta alla figura dell'altra regina intesa come istituzione, la corona britannica e le sue secolari politiche imperialistiche. "Da noi, le regine imponevano la loro autorità con le loro azioni, davano l'esempio e sapevano ascoltare. Sulle rovine di un passato segnato da crudeltà e ingiustizie, le nostre regine hanno saputo edificare un avvenire radioso".

Ecco le date del tour italiano:
10/05 Milano - Biko Club
11/05 Pisa - Deposito Pontecorvo/Pisa Jazz Festival
12/05 Ravenna - Bronson/Ravenna Jazz Festival