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"Se questo è un uomo" di Primo Levi: la babele dei lager nazisti va in scena a Milano

Nel centenario della nascita dello scrittore approda al Teatro Franco Parenti dallʼ8 al 20 ottobre,lʼemozionante adattamento scenico di Valter Malosti, regista e protagonista dello spettacolo

"Se questo è un uomo" di Primo Levi: la babele dei lager nazisti va in scena a Milano - foto 1
Ufficio stampa

Un'opera acustica e visiva per voce sola, quella di Valter Malosti, che ne firma la regia e ne è interprete e quella di Primo Levi, che ne racconta la tragica storia di migrazione, esodo forzato e sterminio.

E' "Se questo è un uomo", "condensazione scenica", come la chiama il regista, di uno dei capolavori della letteratura mondiale, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dall'8 al 20 ottobre. Una voce sola e nuda capace, attraverso i suoi differenti registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero, di restituire per intero la babele dei campi di concentramento.

La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, proprio con "Se questo è un uomo", racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: "considerate che questo è stato". 
Nel centenario della nascita di Levi, il direttore di TPE - Teatro Piemonte Europa Valter Malosti firma la regia e l’interpretazione dell'opera prima di Levi, che è il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo. 
La "condensazione scenica" del testo è stata curata da Domenico Scarpa e dallo stesso Malosti. La voce è quella del testimone- protagonista, ma i suoi registri sono molti. La voce di "Se questo è un uomo" contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi fotogrammi del pensiero nel suo divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward, “a parte” cognitivi. "Volevo creare un’opera" - dice Malosti - "che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra. Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati!.

"Se questo è un uomo" di Primo Levi: la babele dei lager nazisti va in scena a Milano - foto 2
Ufficio stampa


La scena è di Margherita Palli, che ha immaginato un cortocircuito visivo tra la memoria del lager e le "nostre tiepide case". Le luci sono di Cesare Accetta, i costumi di Gianluca Sbicca, i video di Luca Brinchi e Daniele Spanò. In scena con Malosti i performer Antonio Bertusi e Camilla Sandri.
Il progetto sonoro curato da Gup Alcaro è fondamentale in questa riscrittura scenica: Se questo è un uomo è infatti un’opera acustica. A fare da contrappunto di pura e perfetta forma i tre madrigali originali creati da Carlo Boccadoro a partire dalle poesie che Levi scrive nel 1945-46, immediatamente dopo il ritorno dal campo di annientamento.

 

"Se questo è un uomo" 

Teatro Franco Parenti, Milano

8-20 ottobre 

Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it

 

 

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