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Salmo: "Ho unito Elvis e il rap... all'inferno"

Il rapper sardo presenta il suo nuovo album self made "Hellvisback" in uscita il 5 febbraio e racconta il suo viaggio allʼinferno e ritorno con 13 brani inediti e un fumetto in cui è un Supereroe...

Salmo:
ufficio-stampa

"Volevo unire qualcosa di antico, Elvis Presley, a qualcosa di moderno.

E così è nato Hellvisback". Il rapper sardo Salmo presenta il suo ultimo disco, in uscita il 5 febbraio e racconta di un incontro, il suo con il rocker scomparso... all'inferno. "Cos'ho in comune con Elvis? Non certo il conto in banca, sono un suo fan sin da piccolo... a unirci c'è il rock".

Salmo: "Ho unito Elvis e il rap... allʼinferno"

Un lavoro, come sempre, "self made" e molto personale. Scritto, prodotto e suonato dallo stesso Salmo, rapper, producer, musicista e anche sceneggiatore e attore, che per la presentazione del disco, in un noto albergo milanese, "accompagna" fan e giornalisti lungo un percorso "preparatorio": 8 stanze a tema da cui emerge il concept dell'album e del fumetto, che l'artista ha realizzato con Fr3nk Liori, della Machete (l'etichetta fondata da Salmo, ndr) e che funge da introduzione. Tutto inizia con la morte di Salmo, poi c'è la discesa negli inferi e l'incontro con Elvis, che porta ad una fusione quasi trascendentale tra i due. Nasce Hellvisback, un supereroe che combatterà Satana per impedire una nuova Apocalisse.

Un album che oscilla tra il vecchio e il nuovo in cui Salmo "sperimenta" con lo sguardo rivolto al passato: "Ecco perché ho indossato nuovamente la maschera, che nel mio primo disco era sempre presente. Penso che questo album somigli molto a quel disco lì, è come un upgrade".

Tanto suonato rispetto agli altri album: "Io stesso ho suonato batteria, chitarra e pianoforte. Non sono un musicista, faccio cose basilari, ma ..." e la preziosa collaborazione, ormai storica, di un musicista come Travis Barker dei Blink-182. "Ci siamo conosciuti quando io ero molto giovane. Ho collaborato con lui per un suo brand, poi sono andato in California da lui. Gli ho fatto ascoltare dieci beat, lui ne ha scelti due e ci ha suonato sopra, improvvisando. Ha ascoltato e registrato subito. Incredibile!"

Sono 13 i brani inediti curati nei minimi particolari da Salmo stesso: "Io curo ogni singolo aspetto del processo, dall'inizio alla fine, e poi ascolto e riascolto i brani tanto che alla fine non ce la faccio più, ho quasi il vomito e non riesco più a riascoltarmi a disco ultimato".

Perché Salmo è così, un artista puro, che non scende a compromessi: “Non voglio che il mio personaggio diventi mainstream, per questo sono rimasto lontano dalla tv”. Di Sanremo e talent neanche a parlarne: "Sanremo andrebbe svecchiato un po', non in quanto a cantanti ma in quanto ad organizzazione e... cambierei anche i fiori con del fuoco... così prende fuoco tutto...".
Ma anche e soprattutto un artista che ha bisogno di muoversi liberamente: "Ringrazio Sony perché lo ha capito e mi dà carta bianca".

Chiamato da Jovanotti ad aprire il suo tour negli stadi 2015, Salmo è uno dei pochi artisti che riesce a mettere d'accordo appassionati di vari generi musicali (rap, metal, punk, hardcore, rock) e risultare credibile per ognuno di essi. Eppure, dice lui: "A volte penso che quello che faccio vada fuori dagli standard. Non so se tutti mi capiscono". E' quello che racconta il video di "Io sono qui", in cui Salmo veste i panni di un cameriere e alla fine della cena tutti gli ospiti scoppiano a ridere, ma nessuno di loro ha i denti... "Spesso l'udito non ti basta...".