arriva "il lato ruvido"

Punkreas: "Ci siamo riaccesi, è scoccata la scintilla"

Con "Il lato ruvido" la band torna alle origini, portandosi dietro tutta l'esperienza di 25 anni passati a suonare insieme

di Laura Lesquier
21 Apr 2016 - 11:41

I Punkreas sono pronti a mostrare ai fan il loro "Lato Ruvido", il nuovo album disponibile dal 22 aprile. Un ritorno alle origini per la band, arricchito dai 25 anni di carriera. "Siamo entusiasti come non ci capitava da tempo, nell'ultimo periodo si è riacceso il fuoco" racconta il chitarrista Noyse a Tgcom24 "Volevamo rappresentare la nostra voglia di accenderci, di far scoccare la scintilla prima tra di noi e poi con chi ascolta il disco"

I Punkreas - ovvero Cippa, Paletta, Noyse, Gagno, Endriù - presenteranno il 22 aprile il disco con un concerto a Milano, per poi partire per una serie di date live. Ad impreziosire "Il lato ruvido" i featuring con Lo Stato Sociale, i Modena City Ramblers, il rapper Shiva e l' autore Tito Faraci. A sostenere il disco un 'consorzio' di tre etichette indipendenti: Canapa Dischi, Rude Records e Garrincha Dischi.

"Il lato ruvido" è il vostro decimo album in studio. Come è nato il progetto?
Il disco parte dall'ambizione di recuperare la ruvidezza degli esordi con la maturità artistica che abbiamo raggiunto oggi. Volevamo racchiudere tutto il percorso e siamo entusiasti del risultato, come non ci capitava da tempo.

Tante collaborazione tra cui quella con Lo Stato Sociale, che per certi versi vi somigliano. Cosa vi ha colpito in loro?
Abbiamo capito in fretta che c'era una forte sintonia artistica. Come noi trattano temi importanti con ironia, senza la presunzione di fare la lezioncina agli altri.

Nel disco avete ospitato anche un'altro artista giovane, il rapper Shiva...
L'ho conosciuto quando organizzavo concerti in un locale a Rho. Il suo contributo nel brano è stato perfetto, ci è piaciuto molto. Ma non ci interessava cavalcare l'onda rap a tutti i costi, altrimenti avremmo chiamato un nome più altisonante come Fedez...

Avete collaborato anche con lui qualche anno fa...
Sì, abbiamo lavorato insieme per una canzone che si chiama "Santa Madonna". Anche in quel caso un brano che di commerciale aveva ben poco. Assolutamente intrasmettibile per qualsiasi canale radio (ride ndr)

Avete festeggiato da poco le nozze d'argento, com'è cambiato il vostro pubblico in questi 25 anni?
Si è stratificato a seconda dell'età ed è divertente vederlo ai concerti. Sotto il palco ci sono i giovanissimi, che si godono il concerto in maniera fisica. Più indietro ci quelli che si affacciano per farsi qualche giro nel pogo e poi si ritirano. E' capitato anche che un nostro vecchio fan portasse il figlio, anche lui amante dei Punkreas.

Dopo tanti anni l'energia è sempre la stessa...
Sì, proprio con il tour celebrativo si è creata un'energia positiva, sia all'interno della band che intorno. Percepivamo che si era riacceso un fuoco dentro e il tutto è confluito nel "Il lato ruvido".

Ora tornerete un po' sulla strada e sarete ospiti al concerto del primo maggio di Taranto. Come vi state preparando ai live?
Uno dei motivi per cui ci piace questo è proprio che riesce a cogliere al meglio la nostra dimensione dal vivo. Nei live ci saranno anche i vecchi cavalli di battaglia (Canapa, Sosta, La canzone del bosco), stiamo provando la scaletta ed è potente. Avverto  che per venire ai nostri concerti bisogna prepararsi fisicamente, noi lo stiamo già facendo...

Alla pubblicazione dell'album seguirà un lungo tour anticipato da due date: il 22 aprile, data di uscita del disco, sul palco del Leoncavallo di Milano e il 23 aprile a Marghera, presso il Centro Sociale Rivolta.

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