DALL'8 AL 16 GIUGNO

Paesaggi condivisi, il teatro sposta la scena tra campi e foreste con Zona K

Dall'8 al 16 giugno a Milano al Parco delle Groane itinerario a piedi tra sette micro drammaturgie

06 Giu 2024 - 08:50
 © Chloe Cohen

© Chloe Cohen

Zona K fa uscire il teatro dal teatro. Con "Paesaggi condivisi" invita a trascorrere una giornata all’interno del Parco delle Groane: camminando ed esplorando campi e foreste, gli spettatori scoprono sette proposte artistiche, sette variazioni sul tema paesaggio che si svolgerà. Appuntamento l'8, il 9, il 15 e il 16 giugno, con Stefan Kaegi, del collettivo Rimini Protokoll, e Caroline Barneaud, curatrice artistica, che hanno invitato dieci artisti internazionali a condividere le loro visioni sul nostro rapporto con il territorio.

Dove si svolge

  "Paesaggi condivisi" è un progetto europeo che è stato presentato in anteprima allo Chalet-à-Gobet dal Théâtre Vidy-Lausanne e poi trasferito al Festival di Avignone, a Berlino, a Milano e in Slovenia, Spagna, Austria e Portogallo. Per questa tappa italiana "Paesaggi condivisi" attraverserà una parte del Parco delle Groane e della Brughiera Birantea. Il parco è un’area regionale protetta che si estende per 7.700 ettari all’interno della grande metropoli nord milanese fino alla provincia di Como. Tra case, palazzi e industrie sopravvivono, protetti, gli ultimi boschi di grandi querce e pini silvestri, vaste lande di brughiera, vecchie rovine di fornaci e antiche ville patrizie. "Paesaggi condivisi si svolge" nella sua zona più a sud, a cavallo tra i comuni di Garbagnate e Bollate.

In scena

  "Paesaggi condivisi" prevede una serie di interventi performativi e coreografici, creazioni sonore e multimediali, e pezzi filosofici offrono un'esperienza collettiva e partecipata. Un viaggio teatrale che, inventando nuovi percorsi tra gli elementi, invita a immergersi nel paesaggio, perdersi e ritrovarsi. Gli artisti compongono paesaggi senza cornice, risvegliano i sensi, prendono la misura dello spazio e del tempo, mappano il sensibile e l'invisibile del qui e ora. Si interrogano sul rapporto tra uomo e ambiente e cercano, attraverso un fugace momento collettivo, di coniugare natura e cultura in modo inatteso e fondersi nella polifonia della vita.

Le pièce sono di Chiara Bersani e Marco D’Agostin (Italia), El Conde de Torrefiel (Spagna), Sofia Dias e Vítor Roriz (Portogallo) / Antonio Tagliarini (Italia), Begüm Erciyas e Daniel Kötter (Turchia, Belgio, Germania), Stefan Kaegi (Germania, Svizzera) / Riccardo Tabilio (Italia), Ari Benjamin Meyers (Stati Uniti, Germania), Émilie Rousset (Francia).

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri