A Milano sette film in concorso, titoli fuori concorso, eventi speciali e i premi Chandler e Scerbanenco
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Il Noir in Festival arriva alla sua 35esima edizione con l'affermato mix tra scrittura per la pagina e per il video, ma anche con il fumetto che prende sempre più importanza, come ben testimonia il manifesto 2025 che è un omaggio ad Andrea Camilleri. Un mosaico guidato anche quest’anno dai direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri che hanno raccontato le linee generali di questa edizione come "sul confine di una mutazione. Alcune caratteristiche sono costanti che rimangono, ma il programma dice che stiamo cambiando pelle", spiegando che "il senso del passato è sempre più importante". In programma sette film in concorso, titoli fuori concorso, eventi speciali e i premi Chandler e Scerbanenco.
Evento d’apertura sarà l’anteprima assoluta della serie "Amadeus" tratta dalla pièce del premio Oscar Peter Shaffer, interpretata da Will Sharpe (Mozart) e Paul Bettany (Salieri), e diretta da Julian Farino e Alice Seabright, di cui verranno proiettati i primi due episodi.
La selezione ufficiale per il cinema è quest'anno eurocentrica ed è composta da 7 titoli in concorso, dalla gangster story tutta al femminile sullo sfondo della provincia avignonese degli anni 90 in "Le gang des Amazones" di Mélissa Drigeard, passando per le esotiche Maldive di "Hell in Paradise" dell’attivista Leila Sy, fino all'italiano "Ferine", esordio nel lungometraggio di Andrea Corsini, interpretato dalla star Carolyn Bracken e al camerunese "Undomptables" di Thomas N'Gijol. Da vedere "Una Ballena", atmosferico neo noir di Pablo Hernando, i francesi "Brûle le sang" del georgiano Akaki Popkhadze sulle guerre delle mafie russe al sole di Nizza, "Rapaces" del parigino di seconda generazione Peter Dourountzsis sull’ambiguo mondo dei cronisti di nera a caccia di scoop.
Tra gli eventi speciali un omaggio alla letteratura noir italiana di oggi (il doc "Chi è senza colpa" di Katiuscia Magliarisi per la regia di Riccardo Alessandri); "L'uovo dell'angelo", il capolavoro anime di Mamoru Oshii; il thriller/black comedy sul mondo del lavoro "No Other Choice" di Park Chan-wook, già tra i protagonisti dell'ultimo Festival di Venezia (e tra i migliori film dell'anno).
Sul fronte letterario, ci sono fra gli altri Giuliano da Empoli (autore de "Il mago del Cremlino", diventato un film di Olivier Assayas e presentato a Venezia) che porta al festival "L'ora dei predatori"; Marco Vichi con una nuova avventura del suo Commissario Bordelli in "Notti nere"; il rapper e scrittore Daniele Sanzone, che in "Bumerang" racconta l'universo di Scampia; Maurizio de Giovanni con "L’orologiaio di Brest". Per fumetti e graphic novel ci sono autori come Jacopo Starace con "Smiling Woods e i diavoli" che evoca atmosfere tra Stephen King e David Lynch; Laura Camelli in arte La Came che racconta cosa voglia dire il fumetto per lei, muovendo i passi dal cinematografico Malanotte - La maledizione della Pantafafino al collettivo Mammaiuto; Spugna e il suo Cattivik 2.0, in occasione dei 60 anni del personaggio creato da Bonvi e disegnato poi da Silver. Due omaggi speciali saranno dedicati al matrimonio tra il noir francese e quello italiano del romanzo "Il confine della vergogna" di Michèle Pedinielli e Valerio Varesi, nato nell'ambito della valorizzazione di Lione e Milano, città creative della letteratura dell'Unesco e al regista Claudio Caligari, che la rivista "Pantagruel" edita da Elisabetta Sgarbi celebra nell'anno del decennale della sua scomparsa e del suo capolavoro "Non essere cattivo".
Il Premio Raymond Chandler va quest’anno a Mick Herron, autore di serie di successo come "Slow Horses" con Gary Oldman e Down Cemetery Road con Emma Thompson. Il Premio Giorgio Scerbanenco vede in finale Davide Longo, Alessandro Robecchi, Barbara Baraldi, Giorgia Lepore e Mirko Zilahy, mentre il Premio dei Lettori – Città di Lignano Sabbiadoro è stato assegnato ad Antonio Lanzetta per "L’educatore".