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Niccolò Fabi è tornato: "In bilico tra tradizione e tradimento... ho fallito e poi sono resuscitato"

A tre anni e mezzo da "La somma delle piccole cose" esce oggi il nuovo disco dellʼartista romano "Tradizione e Tradimento"

Niccolò Fabi è tornato: "In bilico tra tradizione e tradimento... ho fallito e poi sono resuscitato" - foto 1
Ufficio stampa

Si intitola "Tradizione e Tradimento" il nuovo disco di Niccolò Fabi, in uscita oggi 11 ottobre, a tre anni e mezzo da "Una somma di piccole cose".

"Un album nato da due fasi", racconta l'artista: "Il fallimento e una sorta di resurrezione". Nove canzoni che raccontano di un "movimento" e di una "scelta": quella di riportare la propria identità al centro e tornare a scrivere mossi da forte urgenza emotiva.

Due anni fa il cantautore romano aveva annunciato di volersi prendere una pausa, non un addio alla musica, ma la fine di un ciclo, aveva spiegato. Adesso ritorna con un disco "in bilico" tra tradizione e tradimento, come recita il titolo, ma anche tra passato e presente, analogico e digitale, il calore acustico e l'elettronica tagliente: "Dopo 'Una somma di piccole cose', ho sentito la necessità di allontanarmi da ciò che avevo fatto fino ad allora, perché le soddisfazioni avute con quel disco non le avevo mai avute, avevo raggiunto il punto più alto. E così ho cominciato un viaggio di sperimentazione di qualcosa d'altro, un approccio diverso alla musica e alla scrittura, meno intimo, meno caldo e accogliente, più elettronico e tagliente, un modo diverso di raccontare cose diverse".
Non è stato un successo, spiega Fabi, che parla di vero e proprio "fallimento". "Sono tornato a casa, ed è stato come se avessi fatto il giro del caseggiato, per tornare davanti al portone di casa".


Ed è da lì che è ripartito. E' da lì che è nato il nuovo disco: "Il fallimento è stato fondamentale per capire che, durante tutta quella sperimentazione avevo perso la mia identità e dovevo riportarla invece al centro".


Di questo parla "Tradizione e Tradimento", di un viaggio, ancora in corso, alla ricerca di un equilibrio tra le cose da conservare e quelle da abbandonare, tra la fedeltà alla tradizione e il coraggio di tradire quella stessa tradizione: "Volevo allontanarmi dal modo in cui avevo fatto il cantante fino ad allora, non credevo di avere più nulla da dire e non avevo più voglia di rappresentare quel tipo di 'cantore intimo' che scende in fondo. Sono andato in un altro territorio per fare solo qualcosa di bello, di ascoltabile, senza altre implicazioni, ma lì ho scoperto che provare a raccontare altro in altro modo mi aveva reso uno qualunque. Quando ho ricominciato a scrivere del fatto che non mi trovavo a scrivere in quell'altro modo, allora sono tornato me stesso e ho ritrovato la mia strada".

Niccolò Fabi è tornato


E quella strada il cantautore l'ha ripercorsa raccontando quella discesa nel fondo delle cose e delle emozioni, "là dove non parlo più solo di me, anzi non parlo proprio di me, bensì di noi, di tutti", raccontando mosso da ispirazione potente e struggente: "E' l'unico modo che conosco per fare musica restando me stesso... se racconto accendendo un certo tipo di intensità', allora divento speciale". 

E speciali sono le canzoni di questo disco tra pop, ambient, acustica ed elettronica, lieve, malinconico, ma anche con una vena di rabbia, canzoni, che non sono fatte solo di parole però, come ci tiene a sottolineare: ",Parole e musica si fondono insieme e hanno senso solo insieme per me",

 

Scritto e registrato tra Roma e Ibiza, “Tradizione e Tradimento” è il risultato di un lavoro corale che vede alla produzione artistica Niccolò Fabi insieme a Roberto Angelini e Pier Cortese, storici amici e compagni di viaggio e di palco.

 

La copertina di “Tradizione e Tradimento” è una foto scattata da Niccolò Fabi in Mozambico: "La foto l’ho scattata durante un mio viaggio in Mozambico dove mi sono recato con degli amici di una Omg che opera sul territorio. Un giorno siamo andati a fare una visita ad una spiaggia sull’oceano in un villaggio che era stato devastato da un uragano. Li c’era un faro e siamo saliti a visitarlo per vedere meglio l’orizzonte. Da una parte c’era il mare, l’oceano, la spiaggia con le palme e dall’altra c’era la devastazione con le capanne distrutte dall’uragano. Mi sono soffermato sul pavimento del faro era di un colore tra l’azzurro e il verde mente il bordo era un rosso consumato dal vento e dal mare. Ho iniziato a fotografare questa contrapposizione e mi è sembrata perfetta per la copertina del disco. "

Niccolò Fabi è tornato: "In bilico tra tradizione e tradimento... ho fallito e poi sono resuscitato" - foto 2
Ufficio stampa

Il nuovo album verrà raccontato da Niccolò Fabi a partire dall'11 ottobre, nelle librerie Feltrinelli delle principali città italiane.  L'artista ritornerà poi ad esibirsi dal vivo dai primi di dicembre, tour che viene anticipato da una “data zero” il 27 novembre a Cascina (Pi). Sul palco con lui Roberto Angelini, Pier Cortese, Alberto Bianco, Daniele “mr coffee” Rossi e Filippo Cornaglia: "Vorrei stimolare il pubblico e stimorlarmi a qualcosa di diverso, che assomigli di più ad una performance artistica". 

Le date di 1 e 2 dicembre (Ravenna e Milano) e la doppia tappa a Vicenza (20 e 21 dicembre) sono già sold out. Fabi sarà all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 19 e 20 gennaio. Il tour andrà avanti fino al 30 gennaio 2020.

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