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Salvador Plasencia, il medico accusato di aver procurato a Matthew Perry ketamina senza autorizzazione nelle settimane che hanno preceduto la morte dell’attore nel 2023, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione. Il professionista, che aveva ammesso la propria responsabilità a giugno per quattro capi d’accusa relativi alla distribuzione dell’anestetico, aveva scambiato messaggi con un altro collega a ridosso dei fatti chiedendo informazioni sul costo della sostanza. Nei documenti depositati in tribunale emergono due frasi inviategli sul tema: "Chissà quanto pagherà questo idiota" e "scopriamolo".
Plasencia, 44 anni, che lavorava in un centro di pronto soccorso a Calabasas, in California, è la prima persona a ricevere una condanna collegata al decesso della star di 'Friends'. Altre quattro persone hanno riconosciuto le proprie responsabilità, tra cui Jasveen Sangha, indicato dagli investigatori come lo spacciatore che avrebbe fornito all’attore la ketamina risultata fatale. Secondo le ricostruzioni, Perry affrontava da tempo problemi di dipendenza e, nelle settimane antecedenti al ritrovamento privo di sensi nella sua vasca idromassaggio, aveva intensificato l’utilizzo della sostanza. L’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles ha stabilito che la causa della morte è riconducibile agli "effetti acuti" della ketamina.