Mango, lungo applauso della piazza all'uscita della bara dalla chiesa
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Le esequie sono state celebrate nella Chiesa Madre di Lagonegro
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In centinaia, in silenzio, hanno assistito al funerale del cantante Mango nella piazza antistante la chiesa madre di Lagonegro (Potenza). Alla fine della cerimonia un lungo applauso ha accompagnato l'uscita della bara dalla chiesa. "Papà non è solo un artista, papà è la persona più brava che io abbia mai conosciuto": sono queste le parole usate al presente dalla figlia Angelina per ricordare il padre al termine della funzione.
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Al termine della cerimonia anche il figlio maggiore dell'artista, Filippo, ha ricordato che "papà era una grandissima persona. Ora dateci voi la forza di continuare". La moglie, la cantante Laura Valente, ha poi detto che "Pino è sempre stato un uomo libero, non sapeva solo cantare ma sapeva anche parlare bene perché aveva bei pensieri".
Nell'omelia l'arcivescovo di Policoro-Tursi, mons. Francesco Nolè, ha sottolineato che "nella sua vita Pino ha messo a disposizione di tutti quello che Dio gli aveva donato. E' morto facendo il suo lavoro, seguendo la sua vocazione: voi tutti, familiari e amici, conservate per sempre questo gesto di grande generosità".
Il sindaco di Lagonegro, Domenico Mitidieri, e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, hanno aggiunto che "Pino Mango è stato il cantante lucano più importante di sempre, un uomo che ha saputo egregiamente rappresentare la nostra regione". All'uscita della bara dalla Chiesa ci sono stati diversi lunghi applausi per dare l'ultimo saluto al cantante morto nella notte tra domenica e lunedì scorsi.
Nel pomeriggio, alle ore 15.30, nella chiesa di San Giuseppe saranno invece celebrati i funerali del fratello dell'artista, Giovanni, morto ieri mattina a 75 anni, molto probabilmente anche lui a causa di un infarto.
Sono inoltre ricoverati nell'ospedale della città lucana altri due fratelli del cantante, Armando e Michele, che si sono sentiti male nel corso della giornata di ieri. Mango "non e' stato considerato per quanto valesse. Adesso, dopo la sua morte, avrà sicuramente una valutazione più grande". Così, con evidente commozione, il maestro Mogol ricorda il cantante lucano a pochi minuti dall'inizio dei funerali.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Mogol ha ricordato che Mango "era un artista generoso. Aveva una gentilezza d'animo e una sensibilità eccezionale, come ha potuto vedere tutta l'Italia quando si è sentito male sul palco. Era un lucano Doc, un artista diverso con una unicità particolare non rintracciabile anche in altri grandi artisti. La nostra canzone migliore? Sicuramente - ha risposto - Mediterraneo, una canzona epica che è andata al di là delle mie capacità".