Mahmood parla per la prima volta dell'ex: "Insieme per cinque anni, ora siamo amici"

Mahmood si è preso il suo posto al sole con la hit "Ra ta ta ta" e a "Paper Magazine" ha aperto il suo cuore, rilasciando una delle poche dichiarazioni sulla sua sfera privata. Parlando della genesi del suo ultimo disco "Nei letti degli altri" (uscito lo scorso febbraio) ha confessato: "Per esempio ho questo ex con cui ho avuto una relazione per cinque anni. Adesso siamo amici, ma ho scritto questa canzone che era sincera al 100%".

  Mahmood si è concesso una lunga chiacchierata con il designer messicano-statunitense Willy Chavarria di "Paper Magazine", che l'ha intervistato per il lancio del suo ultimo inedito "Ra ta ta ta". Il cantante ha confessato di essere molto riservato quando si tratta di rapporti personali e che gli viene più facile esternare i propri sentimenti in musica. "Mia mamma mi dice sempre che quando ascolta la mia musica, scopre cose nuove su di me", ha ammesso. "Ho questo problema con le persone che amo, perché non mi piace parlare della mia vita privata. Ma quando scrivo canzoni, se non metto qualcosa sulla mia vita privata, perdo l'opportunità di creare questa intimità tra me e le persone che mi ascoltano".

 In "Nei letti degli altri", uscito lo scorso febbraio, ha condensato il percorso di autoanalisi - a tratti doloroso - che ha affrontato nell'ultimo periodo: "E' l'album più intimo che abbia mai prodotto, perché ho lavorato molto su me stesso in questi ultimi due anni. Ho capito che molti aspetti del mio comportamento erano negativi e ho deciso di lavorarci su, invece di chiudere gli occhi e provare semplicemente a tornare a casa". 

 A guidare la voce e la mano nell'ultimo lavoro è stata anche una persona speciale, con cui ha rotto dopo una lunga relazione: "Ho questo ex con cui ho avuto una relazione più lunga per cinque anni. Adesso siamo amici, ma ho scritto questa canzone che era sincera al 100%. C'è una parte in cui dico: 'Più che far parte di una cosa a tre, mi piacerebbe avere dei fiori'. Capisco che a volte l'altra persona possa sentirsi attaccata, perché certe cose devono rimanere private. Ma se censurassi quella storia, perderei l’opportunità di entrare in contatto con le persone".