film politico da Oscar

Al cinema Leonardo DiCaprio eroe imperfetto in "Una battaglia dopo l'altra"

L'attore protagonista dell'ultimo lungometraggio di Paul Thomas Anderson

25 Set 2025 - 09:17
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Paul Thomas Anderson è tornato. Arriva nei cinema italiani dal 25 settembre "Una battaglia dopo l'altra", film d'azione, sentimento e puro divertimento, che regala una fotografia spietata dell'America di Trump. In un cast importante, Leonardo DiCaprio è un eroe imperfetto ma comico e umanissimo. Ispirato al romanzo "Vineland" di Thomas Pynchon, ma ambientata ai giorni nostri, il lungometraggio è incentrato su gruppi suprematisti bianchi, milizie rivoluzionarie ed estremismo politico: in sintesi una storia Antifa contro Maga, ma anche un documentario allucinato sulla militarizzazione del potere e sul controllo estremo dell'immigrazione.

Di cosa parla il film

 La storia segue lo sconclusionato Bob Ferguson (DiCaprio), ex militante frikkettone di un gruppo di combattenti, French 75, bombaroli a difesa degli immigrati messicani, ormai troppo provato da una vita di abusi di tutti i tipi. Ora i capelli lunghi e la barba da figlio dei fiori invecchiato sono ormai andati in pensione e l'uomo vive in clandestinità insieme alla figlia Willa (Chase Infiniti), ma tutto cambia quando il colonnello dell'esercito suprematista bianco Steven J. Lockjaw (Sean Penn), in odor di diventare iniziato della setta ultra repubblicana i Pionieri del Natale, cattura la figlia. Ad aiutare Bob nella ricerca della ragazza saranno i suoi vecchi compagni di avventure politiche come Deandra (Regina Hall), e un Benicio Del Toro nei panni di Sergio, silenzioso Sensei di arti marziali pieno di controllo anche in mezzo alla più frenetica delle battaglie. Da qui tutto improvvisamente passa al deserto e a una sua strada piena di dossi dove tutto succede con la colonna sonora di Johnny Greenwood dei Radiohead.

Il personaggio di DiCaprio

  "Ho amato da subito l'idea di un uomo che all'inizio sembra destinato a essere l'eroe puro e duro", ha raccontato Leonardo DiCaprio a proposito del suo personaggio, che nel primo atto del film combatte contro le ingiustizie, sa mettere da parte la lotta armata per occuparsi della figlia e non esita a scappare per proteggerla. "Da uno così, ti aspetti che risorga usando gli strumenti del suo passato da rivoluzionario per diventare il salvatore definitivo. Il film, invece, prende tutta un'altra piega", sorride. Bob Ferguson è un militante che costruisce bombe, libera immigrati dai centri di detenzione, urla in spagnolo e bacia appassionato la sua amata compagna di lotta (Teyana Taylor), ma la vita solitaria, insieme a una figlia adolescente che non è più capace di leggere, lo ha reso piuttosto un simpatico cialtrone vagamente paranoico. "Mi piace il ribaltamento delle aspettative: ci si immagina che faccia ricorso a straordinarie doti di spionaggio, mentre invece (dopo 16 anni passati in clandestinità) non riesce nemmeno a ricordare una password. È questo dettaglio a delineare una dinamica eroica profondamente imperfetta che ho trovato irresistibile".

Il titolo e il romanzo

  Il titolo è un riferimento a una frase pronunciata da Angela Davis, attivista e icona dei diritti civili, che parlava della necessità di lottare continuamente contro l'oppressione: "Non ci sarà mai una battaglia finale. È sempre una battaglia dopo l'altra". Come detto, il film è ispirato al romanzo "Vineland", che lo scrittore Thomas Pynchon ha ambientato nel 1984, dopo la rielezione del repubblicano Ronald Reagan. Anderson fa sua l'America descritta dallo scrittore, lontana dal sogno a stelle e strisce, e dissolta nel caos. Steven Spielberg ha lodato senza mezzi termini il film, paragonandolo addirittura al “Dottor Stranamore” e ha detto: "Tutto incredibile, è un miscuglio di cose bizzarre e importanti, una commedia assurda e seria, perché riflette in larga misura ciò che accade oggi negli Stati Uniti e lo fa fino al punto in cui ti viene voglia di ridere, perché se non lo fai allora cominci a urlare: 'Tutto questo è troppo reale'".

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