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Kae Tempest in tour in Italia, identità sessuale e libertà tra poesia, hip hop e spoken word

L'artista presenta dal vivo il nuovo album "The line is a curve" per tre date a Milano, Roma e Bologna

Kae Tempest in tour in Italia, identità sessuale e libertà tra poesia, hip hop e spoken word - foto 1
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Ad aprile Kae Tempest ha pubblicato il nuovo album "The Line Is A Curve".

Il quarto dopo "Everybody Down" (2014), "Let Them Eat Chaos" (2017) e "The Book of Traps and Lessons" (2019), in cui invita ad abbracciare la natura ciclica del tempo, della crescita e dell’amore e parla di vergogna, ansia, isolamento e del lasciar andare il passato. Un passato che è stato caratterizzato dalla ricerca di identità mentre questo capitolo discografico rappresenta il completamento di questo processo, dopo il coming out in quanto persona non binaria. Il suo stile unico, connubio di poesia, in forma di spoken word, ammantato di hip hop, new soul, r'n'b, wave onirica arriverà in Italia per tre date a dicembre, all'interno del suo tour europeo.

 

 

IL TOUR - Kae Tempest presenterà l'ultimo album in tre date nel nostro Paese. Partenza l'1 dicembre dal Magnolia di Segrate (Milano), per poi passare al Largo Venue di Roma il 2 e al Locomotiv Club di Bologna il 3.

 

L'ALBUM - "The Line is a Curve" è per Kae Tempest quasi un "inizio", primo album in cui ci mette anche la faccia in copertina, ritratta dalle fotografie di Wolfgang Tillmans. E incarna questa nuova identità nel migliore dei modi tra abbandono, resilienza e accettazione, attraverso un iter che come viene esplicato nel titolo non è una linea retta, ma una curva verso cui tendere. L'artista ha raccontato che per tutta la sua vita creativa ha ricercato i riflettori e ne ha avuto paura e disagio: "Negli ultimi due album volevo sparire completamente dalle copertine e dai video. Molto riguardava la mia vergogna, ma l’ho mascherata dietro il desiderio genuino che il mio lavoro parlasse da solo, senza di me in prima linea, mercificando ciò che per me era così raro e sacro. Provavo fastidio quando per far uscire il mio lavoro dovevo mostrarmi. Ma questa volta la vedo in modo diverso".

 

LE LINEE DELLA VITA NON SONO RETTE - Nel 2020, con un post su Instagram, Kate parla pubblicamente della percezione di sé e della sua identità sessuale, e cambia il nome in Kae per dichiararsi persona non binaria e preferire l'uso del pronome plurale e non di genere (in inglese) "they": "Ho provato a essere ciò che gli altri volevano che io fossi, per paura del rifiuto, ma nascondermi da me stessa non mi ha portato che difficoltà. E questo è il primo passo per conoscermi e rispettarmi di più. Parlarne pubblicamente è stato enorme, bello ma molto difficile. E' difficile dire alle persone che si amano 'Hey, guardate, sono trans o non binary'". Questa transizione di genere è così diventato un processo di liberazione personale che è soprattutto una dichiarazione di libertà artistica acquisita.

 

SUCCESSI E PREMI - Classe 1985, Kae Tempest è "la voce poetica più potente e innovativa emersa nella Spoken Word Poetry degli ultimi anni, capace di scalare le classifiche editoriali inglesi e raccogliere consensi al di fuori dei confini nazionali per il coraggio ardimentoso nel dissezionare e raccontare con sguardo lucido angosce, solitudine, paure e precarietà di vivere", secondo le motivazioni che le hanno visto assegnare il Leone d'argento della Biennale Teatro 2021. Un premio che si aggiunge a una sfilza imponente di altre onorificenze e successi. La raccolta poetica "Brand New Ancients" vince il Ted Hughes Award nel 2013, e i dischi "Everybody Down" (2014) e "Let Them Eat Chaos" (2017) sono selezionati per il Mercury Music Prize. Nel 2014 è nella lista, stilata ogni dieci anni, dei Next Generation Poets per la raccolta poetica Hold your Own. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo lavoro di non-fiction intitolato "On Connection", tradotto in francese, tedesco, spagnolo, catalano, e italiano. Un’opera composta da tanti piccoli saggi che scavano nelle interconnessioni tra esseri umani attraverso mezzi creativi, in particolare la poesia, l’improvvisazione e la sperimentazione.

 

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