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Il Teatro Elfo Puccini rialza il sipario con il suo spettacolo più visto: "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte"

Dal 4 maggio il teatro milanese riapre le porte al pubblico dopo una stagione tormentata

Laila Pozzo

Lo spettacolo più visto nella storia dell'Elfo (da più di 20mila spettatori) torna in scena per ri-inaugurare questa stagione tormentata, interrotta nell’ottobre 2020. Il Teatro Elfo Puccini riaprire le porte al pubblico e rialza il sipario a partire dal 4 maggio con "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon, regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani. Lo stesso giorno debutta anche "La notte di Antigone" della compagnia Eco di Fondo. Un’Antigone ispirata alla figura di Ilaria Cucchi.

 

 

La storia de "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" è quella di Christopher, un ragazzo quindicenne che decide di indagare sulla morte di Wellington, il cane della vicina. Un racconto che continua a incantare, commuovere e conquistare lettori e spettatori: è stato così da quando Mark Haddon ha pubblicato nel 2003 il romanzo, tradotto in oltre venti paesi e poi approdato nel 2013 sul palco del National Theatre di Londra, nell’adattamento di Simon Stephens.

 

Questo ultimo pezzo di stagione vedrà poi sul palco del teatro "Aspettando il telegramma" (11/16 maggio), "Un letto fra le lenticchie" (18/30 maggio), "Il seme della violenza-The Laramie project" (7 giugno/2 luglio), "Anatomia comparata" (7 /30 giugno), "Nel guscio" (7/23 luglio). Confermate anche le ospitalità della compagnia Eco di fondo che dopo "La notte di Antigone" (4/9 maggio), di Laura Curino vedrà  Renato Sarti con "Il rumore del silenzio" (11/16 maggio); nei mesi di giugno e luglio spazio alla rassegna "Nuove Storie", cinque spettacoli che il curatore Francesco Frongia ha riunito sotto il titolo "Diritto di cronaca".

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