L'opera "Death Is Elsewhere" di Ragnar Kjartansson al Met di New York dal 30 maggio al 2 settembre
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L’installazione video "Death Is Everywhere" dell’artista islandese Ragnar Kjartansson è in mostra al Metropolitan Museum di New York dal 30 maggio al 2 settembre. Protagonisti musicali in scena sono due coppie di gemelli della musica: Bryce e Aaron Dessner dei National e Kristín Anna e Gyða Valtýsdóttir dei Múm. Nel video immersivo proiettato su sette schermi, che avvolge e circonda lo spettatore, i quattro musicisti suonano a coppie un brano malinconico in loop in un ambiente bucolico.
"Death Is Elsewhere" è l'ultimo di una serie di opere dell'acclamato artista basate sull'esecuzione di una singola canzone senza inizio né fine, in un ciclo quasi continuo. Il video è stato girato durante il solstizio d'estate poco dopo la mezzanotte nel sud dell'Islanda, tra i campi che circondano il vulcano Laki (usato come simbolo dalla violenta eruzione che ha avuto luogo nel tardo XVIII secolo, devastando parte dell'isola e influenzando il clima di luoghi lontani). L'opera è giocata sulla simmetria e la somiglianza tra le due coppie maschio-femmina che camminano in tondo, quasi rincorrendosi, cantando e suonando
Nonostante l'ambientazione bucolica e idilliaca e la dolcezza della canzone che i quattro musicisti eseguono, lo spettro della morte è onnipresente. Il titolo e i versi della canzone sono tratti da brani di vari libri, tra cui la biografia di Alexander Dumbadze dell'artista olandese Bas Jan Ader, intitolata "Bas Jan Ader - Death Is Elsewhere". Durante la presentazione a New York, Ragnar Kjartansson ha commentato, divertito: "E' bello sentire, all'interno del Metropolitan, cantare le parole 'La morte è altrove', tra tutti questi artisti morti; le loro opere sono qui, ma la morte non è qui".
I MUSICISTI - Bryce Dessner ha recentemente pubblicato un album di musica classica, "El Chan", mentre Kristín Anna ha fatto uscire l'album solista "I Must Be the Devil" all'inizio di maggio. Invece ha visto la luce da pochi giorni il nuovo album dei National intitolato "I Am Easy to Find".
L'ARTISTA - Nato a Reykjavík nel 1976, Kjartansson è cresciuto in una famiglia di artisti e si è formato all’Iceland Academy of the Arts e alla Royal Academy di Stoccolma. In Italia ha partecipato alla Triennale di Torino nel 2008 e l’anno successivo è stato l’artista più giovane a rappresentare l’Islanda alla 53a Biennale di Venezia con "The End". La sua pratica performativa abbraccia tutto lo spettro delle arti, passando dal teatro alla musica, dalla scultura all’arte visiva. Il suo lavoro fonde realtà e finzione, tradizioni dell’Islanda e mitologie della cultura contemporanea in rappresentazioni dall’effetto ipnotico sempre in bilico tra misticismo e parodia. Tra le sue opere più conosciute, "Bliss", una performance dal vivo presentata a New York nel 2011, in cui ha messo in scena l’ultima aria de "Le nozze di Figaro" di Mozart per dodici ore consecutive, senza pause. Con questa opera si è aggiudicato il Malcolm McLaren Award, un premio non a caso dedicato al creatore dei Sex Pistols.
Nel 2013 l'Hangar Bicocca di Milano ha ospitato "The Visitors", riflessione intorno al tema della forza e della persistenza dei legami affettivi, della malinconia e del romanticismo tipici della cultura nordica. L’opera costituita da nove video proiettati contemporaneamente vedeva musicisti differenti cantare e suonare per più di un’ora, ciascuno con uno strumento diverso, la stessa melodia della canzone "Feminine Ways", ripresi in alcune stanze della dimora di Rokeby Farm, nell’Upstate New York.