Gerard Depardieu: "Non sono uno stupratore e il giudice mi crederà"
L'attore francese si difende, è indagato per violenze sessuali dopo le accuse di una giovane collega: il 10 marzo comincia il processo

"Non ci sono prove, non c'è nulla contro di me e dunque sono sinceramente tranquillo. Non posso far altro che respingere nel modo più netto, come già fatto di fronte agli inquirenti, tutte le accuse". Gerard Depardieu si difende e in un'intervista a "Repubblica" l'attore francese , accusato di stupro e violenze sessuali da una collega per fatti che sarebbero accaduti nell'estate del 2018, respinge ogni accusa e confida nella giustizia.
"Un senso di tristezza e di sconcerto per una vicenda totalmente infondata - prosegue - e per il grande rumore mediatico sollevato da un'indagine che consideravo chiusa. Per me le indagini erano chiuse, sono innocente e non ho nulla da temere. Per questo sono sempre stato molto sereno nella consapevolezza dell'infondatezza totale delle accuse. Ero comunque preparato e sapevo di questa eventualità che ora affronterò senza paura e con fiducia nella giustizia".
Depardieu trova "terribile la mediatizzazione del caso. Questa è un'era dominata da un flusso di informazioni continuo e spietato che invade la rete. Con tutti questi canali in streaming, i nuovi mezzi di comunicazione, i siti internet, i social, è come se vivessimo con un auricolare che trasmette costantemente notizie negative e spesso false o tendenziose. Detesto tutto questo".
L'attore il 10 marzo si presenterà "in tribunale e avrò modo di dichiarare di nuovo quello che ho già detto per testimoniare la mia innocenza. Mi affido alla giustizia".
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