E' in scena dal 25 al 27 marzo, al teatro Manzoni di Milano, "Non c'è mai pace tra gli ulivi", il nuovo spettacolo di Antonio Ornano. Perché non abbiamo mai un momento di tranquillità? La risposta più plausibile è che abbiamo tutti, chi più o chi meno, una percezione falsata della realtà che ci circonda. Non c'è nulla di più divertente della nostra ipocrisia, e così Antonio Ornano nel suo nuovo spettacolo Non c'è mai pace tra gli ulivi prova a squarciarla raccontando tutte le sue schizofrenie, che si manifestino a bordo campo durante una partita di calcio o alle prese con il ricordo salvifico di una ballerina conosciuta a vent'anni. In questo monologo da stand up comedian parla e scherza su quanto sia faticoso lasciarsi sopraffare dalle proprie passioni e su quanto è difficile far digerire la musica rock alla propria moglie. Parla e scherza sulle sue difficoltà a rapportarsi con il razzismo e il bullismo, come comico, e soprattutto come padre di un bimbo biologico biondo platino e di una bimba di colore adottata in Etiopia. E alla fine, forse per trovare l' "artefice" di tutte queste fragilità così umane e reali, parla e ride anche del ricordo di una madre. La sua, come avrete intuito.
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