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"Ferrari", Michael Mann racconta il Drake pubblico e privato

Arriva il 14 dicembre sul grande schermo la storia di un mito con Adam Driver, Penelope Cruz e Patrick Dempsey. Guarda la clip esclusiva

Fotogallery - Le immagini di "Ferrari" di Michael Mann

Dopo aver interpretato Maurizio Gucci nell'"House of Gucci" di Ridley Scott, Adam Driver è alle prese con un altro italiano, il Drake, il mito di Maranello, protagonista del film di Michael Mann, "Ferrari".

Già in corsa alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, il melò in cui pubblico e privato si sovrappongono, arriva il 14 dicembre al cinema. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva.

 

 

 

La storia

  Il film ci porta nel 1957 quando Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, è in crisi. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla con la moglie Laura rischia il fallimento e anche il loro matrimonio sta diventando sempre più tempestoso, dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. Relazione che durerà tutta la vita tanto che quando la moglie Laura muore, Ferrari sposerà la madre del figlio Piero (Lina Lardi). Così, per poter garantire la sopravvivenza della scuderia, il “Drake” punta tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia. Il film è quindi la storia di una leggenda e di un mito inossidabile diventato un’icona mondiale ma racconta anche i retroscena privati della vita di Ferrari, i conflitti con la rabbia della moglie tradita, l’affetto per il figlio segreto, l’amore con l’amante (tutti sapevano ovviamente), i rapporti con i suoi piloti (Piero Taruffi, Alfonso De Portago) e con il mondo imprenditoriale e, non solo, dell’epoca. 

 

 

La famosa Mille Miglia del 1957

  Nel kolossal di produzione indipendente, girato in Italia, con adrenaliniche scene di gara, c'è la ricostruzione della famosa Mille Miglia del 1957 con la tragedia che costò la vita al pilota Ferrari Alfonso De Portago e fece strage nel pubblico a Guidizzolo con la morte di nove spettatori tra cui 4 bambini. Fu l'ultima Mille Miglia poi vietata per ragioni di sicurezza, la fine di un'epoca. Nel cast ci sono Penelope Cruz (la moglie Laura Ferrari), Patrick Dempsey, Jack O'Connell, Sarah Gadon (Linda Christian), Gabriel Leon, Lino Musella, Valentina Bellè e Shailene Woodley che interpreta l'amante Lina Lardi, da cui nascerà Piero, riconosciuto solo nel 1975.

 

Ferrari spronato dal lutto

  "Un uomo particolare, diverso da tutti, una persona che era come spronata dal lutto del giovane figlio Dino, dal dolore che provava. E tutti i rapporti con le persone che lo circondavano, in famiglia e nella scuderia, ne erano condizionati. Di Enzo Ferrari - ha raccontato Adam Driver - sapevo poco ma via via che preparavamo il film, conoscevamo i luoghi veri a Modena, il barbiere, lo studio, la casa, i ristoranti, sono entrato in connessione con lui e il suo mondo, è stato davvero emozionante".

 

Una "storia profondamente umana"

  "Sono affascinato da sempre da storie così profondamente umane, quando mi sono imbattuto in un personaggio così dinamico come Enzo Ferrari ne sono rimasto colpito. Tutti i suoi aspetti contrastanti sono universali, ma così è la vita e lui li aveva concentrati", ha sottolineato Michael Mann. Nel film l'ex pilota con "la passione letale", parole sue nel film, per i motori, ha un cuore che sembra battere solo in funzione delle gare. Peccato che per Adam Driver questa gioia non ci sia stata: "Le assicurazioni non si sono fidate di me, non mi hanno lasciato guidare. Mi facevano paura, confesso, nessuno voleva che neppure le toccassi, ma è stato fondamentale per il film averle, come pure girare in Italia, visitare i veri luoghi. E' importante capire il contesto, la mentalità. Ferrari era una persona unica, incredibilmente concentrata sul presente, sulle corse, sulle vittorie".

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