Nel bocciare il ricorso del rapper, il giudice Gabriele Tomei riconosce inoltre la piena legittimità dell’iniziativa Codacons, sostenendo nell’ordinanza di archiviazione che "il banner incriminato solo ad un lettore disattento poteva apparire ambiguo e fuorviante". "Invero - si legge nella sentenza del tribunale - dalla lettura del sito e degli approfondimenti dell’iniziativa del Codacons descritti nei link collegati emergeva con sufficiente chiarezza che quei fondi servivano a supportare l’azione della Associazione e, nel raggiungimento di scopi, di pubblico interesse, a tutela di tutti i consumatori... Deve ritenersi che la tesi contraria della difesa di Federico Lucia (Fedez, ndr) circa la presunta idoneità di quanto pubblicizzato dal Codacons a truffare il pubblico dei possibili donanti, è congetturale e apodittica".
La reazione del Codacons
Duro il commento a caldo dell'associazione dopo la sentenza: secondo il Codacons, la denuncia di Fedez sarebbe "una evidente ritorsione per la multa dell’Antitrust fatta elevare dal Codacons a Gofundme dopo la raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele avviata dai Ferragnez sulla piattaforma, sanzione da 1,5 milioni di euro per le commissioni ingannevoli applicate agli ignari donatori", commenta l'associazione. Ed annuncia in merito immediati provvedimenti. "Ora Fedez non solo sarà denunciato per calunnia e dovrà affrontare un nuovo procedimento penale, ma rischia di essere escluso dal prossimo Festival di Sanremo - tuona il Codacons - Stiamo infatti per presentare una istanza alla Rai in cui si chiede, anche alla luce delle ultime gravi vicende che hanno visto coinvolto il rapper, di non consentire la sua partecipazione in qualsiasi forma alla kermesse canora".
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