RITORNO DI FIAMMA

Evanescence: "E' il momento di illuminare il nostro lato romantico"

La band ha pubblicato "Synthesis", dove reinterpreta i vecchi successi mescolando orchestra ed elettronica. Tgcom24 ne ha parlato con la cantante Amy Lee

di Massimo Longoni
25 Mar 2018 - 10:39
 © ufficio-stampa

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Sono stati uno dei fenomeni musicali degli anni 2000, con hit clamorose. Ma gli Evanescence sono tutt'altro che evaporati con il tempo. A guidarli c'è sempre Amy Lee, voce potente e aura gotico-romantica. Il loro ultimo lavoro si intitola "Synthesis", una raccolta di brani risuonati con un arrangiamento che mescola orchestra ed elettronica. "Volevo mettere sotto i riflettori uno dei nostri tanti lati - dice Amy a Tgcom24 -. Non siamo solo rock".

Oltre a contenere le migliori canzoni d'amore della loro carriera, rivisitate da un’orchestra completa e l’aggiunta dell’elettronica, dove risaltano gli strumenti della band e i virtuosismi di voce e pianoforte di Amy, "Synthesis" presenta due tracce inedite: “Imperfection” e “Hi-Lo”, dove compare come special guest la famosa violista Lindsey Stirling. Non un semplice greatest hits, quindi, ma la perfetta combinazione tra suono organico e sintetizzatori, classica e rock, vecchio e nuovo, reinterpretazione del passato ma con uno sguardo al futuro, sprazzi di speranza nella voce di Amy Lee che compaiono nel bel mezzo di un canto disperato.
In attesa di ripresentarsi con un lavoro di inediti, il gruppo sta portando questi nuovi arrangiamenti in un tour che sta suscitando un entusiasmo quasi inatteso, come dimostrato anche dalla data milanese, al Teatro Arcimboldi, andata sold out in poschissimo tempo. 

In "Synthesis" avete riaffrontato il vostro repertorio da una prospettiva diversa, mettendo insieme un'orchestrazione più ricca ed elementi di elettronica. Come mai?
Ho voluto seguire il mio cuore e fare ciò che mi piaceva. Non volevo tornare con gli Evanescence con pezzi di musica sparsi, senza un filo logico.  Per me il gruppo è strettamente legato all'idea dell'album. Dall'ultimo disco ci sono state in mezzo un po' di vicende personali, miei lavori solisti, tour. Tornare con gli Evanescence è stata una cosa molto naturale, come sentirsi a casa, ma non avevamo molto materiale a disposizione. 

E quindi avete puntato a una rilettura del vostro passato?
Ho sempre desiderato mostrare alla gente alcune delle nostre canzoni in una prospettiva diversa, con una luce diversa. La nostra musica è sempre stata composta da moltu strati diversi, dei quali la componente rock è stata quella che spesso è stata messa più in evidenza. C'era un motivo e un senso per far questo, ma con "Synthesis" abbiamo voluto invece portare in primo piano la parte orchestrale e abbiamo ricreato le canzoni su questo presupposto.

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Credi che questa potrebbe essere la nuova direzione da seguire per gli Evanescence?
Non penso. "Synthesis" è un progetto particolare e questi arrangiamenti avevano senso in questo contesto. Non è pensato per essere un biglietto da visita su quello che sarà il futuro della band. Più che un passo in avanti questo possiamo considerarlo un passo di lato, davvero unico. Per quanto riguarda il futuro del gruppo non ho assolutamente idea di quale direzione prenderemo.

Gli Evanescence hanno dovuto spesso dovuto affrontare cambi di formazione. Per te è stato difficili o il mutamento è fonte di nuova energia?
Negli ultimi dieci anni la maggior parte del gruppo è rimasta stabile, a parte il chitarrista Terry Balsamo che se ne è andato nel 2015. Questo ha fatto sì che si creasse un forte legame, ci sentiamo quasi come in una famiglia. D'altro canto amo le collaborazioni. Non ho mai lavorato da sola, anche se l'idea di cosa volevo per la mia musica l'ho avuta quando ancora ero una teenager, è stata una specie di visione. E avere qualcuno che condivida con me questa visione è qualcosa che mi rende felice. I nostri album sono stati realizzati con diverse formazioni e la cosa bella è che ascoltando puoi sentire la differenza data dalle diverse ispirazioni, dalle sensibilità di chi ci suonava al momento.

Nel panorama musicale odierno tutto viene bruciato rapidamente. Eppure voi, dopo anni di silenzio, avete ritrovato un pubblico entusiasta, che ha riempito le date del vostro tour. Secondo te qual è il motivo per la gnte vi è così fedele?
Per noi è un regalo enorme, e assume sempre maggior significato mano a mano che passa il tempo. La nostra fan base è incredibile. Credo dipenda dal fatto che la musica per me è un fatto molto intimo, arriva dal profondo del mio cuore, e questo la gente lo percepisce. Ricordo agli inizi, quando mi sentivo molto sola, e la musica era il modo di esprimere le mie emozioni più nascoste. E così facendo credo di avere incrociate i medesimi sentimenti di tante persone. Si è creato un un cerchio magico, di condivisione, che resiste al tempo e anche ai periodi di silenzio. 


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