Addio a Bo Hopkins, star di "American Graffiti" e "Fuga di mezzanotte"
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Era ricoverato dal 9 maggio dopo aver avuto un attacco di cuore
Cinema in lutto per la morte di Bo Hopkins. L'attore "dallo sguardo feroce", 84 anni, era diventato famoso soprattutto grazie alle interpretazioni di ladri, mascalzoni e "cattivi" in film come "Il mucchio selvaggio", "American Graffiti" o "Fuga di mezzanotte". Si è spento al Valley Presbyterian Hospital di Van Nuys, nella regione di Los Angeles, dopo aver subito un attacco di cuore il 9 maggio: lo ha annunciato all'Hollywood Reporter la moglie Sian Eleanor Green.
Nato a Greenville, North Carolina, nel 1938, Bo Hopkins (all'anagrafe William Hopkins) si arruolò nell'esercito a 16 anni, e dopo aver finito il servizio militare si dedicò alla recitazione, ottenendo quasi sempre ruoli di supporto ma memorabili, come quello di Clarence 'Crazy' Lee nell'iconico western "Il mucchio selvaggio" di Sam Peckinpah (1969), che lo rivolle anche nel film del 1972 "Getaway, il rapinatore solitario" con Steve McQueen e Ali MacGraw e nel ruolo di un esperto di armi e assassino psicopatico in "Killer elite" (1975).
Fu però la parte di Joe Young, il capo della gang di "American Graffiti" (1973) di George Lucas a consacrarlo come cattivo per eccellenza.
Tra le successive interpretazioni di Hopkins, da ricordare quelle nel western "I giustizieri del West" (1975), diretto da Kirk Douglas, e in "Fuga di mezzanotte" (1978) di Alan Parker.
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Ha recitato anche in telefilm di successo come "Bonanza", "Charlie's Angels", "Dynasty" e "La signora in giallo".
Tra le sue ultime interpretazioni, il thriller "U Turn - Inversione di marcia", diretto da Oliver Stone nel 1997, ed "Elegia Americana" del 2020 di Ron Howard, il suo co-protagonista di "American Graffiti". Hopkins lascia la moglie di 32 anni, Sian Eleanor Green; suo figlio, Matthew Hopkins e sua figlia, Jane Hopkins.