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David Byrne, presenta il nuovo disco "American Utopia" e chiede scusa alle donne

Esce il primo album solista dopo 14 anni e intanto ammette: "Sono pentito di non aver cercato musiciste con cui collaborare"

David Byrne, presenta il nuovo disco
ufficio-stampa

Arriva "American Utopia", il nuovo album di David Byrne, accompagnato da un tour mondiale (con 3 date in Italia) che metterà in scena un concerto che lo stesso artista ha definito "lo spettacolo più ambizioso che abbia mai fatto dai concerti che furono ripresi per Stop Making Sense”.

Negli ultimi anni ha collaborato con Brian Eno, Fatboy Slim e St. Vincent, e questo è il primo album solista dal 2004. Per la realizzazione del lavoro, l'ex fondatore dei Talking Heads ha chiamato 25 tra musicisti e produttori. Ma tutti sono uomini. Così su Instagram ha deciso di fare autocritica...

Byrne è noto anche per l'impegno nelle tematiche sociali e ambientali. E dopo essere stato punzecchiato sull'assenza artistica femminile da alcune frecciate sui social ha dichiarato: "La mancanza di rappresentanza è qualcosa di problematico e diffuso nella nostra industria. Rimpiango di non aver assunto donne e collaborato con loro in questo album, è assurdo, non è ciò che sono e certamente non combacia con il modo in cui ho lavorato in passato". L'artista si è messo quindi in discussione: "Sono felice di vivere in un momento in cui questa conversazione sta avendo luogo. È difficile realizzare che non importa quanta fatica si impieghi a spingere il mondo verso quella che si spera sia la giusta direzione, a volte si è parte del problema. Non ho mai pensato di poter essere ‘uno di quei ragazzi', ma forse per certi versi lo sono. La vostra risposta serve da correttivo. Grazie".

"Queste canzoni" ha spiegato Byrne" parlano della nostra vita oggi, di un sistema, quello americano, che per decenni è stato un esperimento. Pieno di difetti, ma che teneva viva la sensazione che negli United States of America fosse possibile sognare, costruire un futuro, convivere e sviluppare delle idee. Beh, quell'esperimento è a un passo dal collasso e allora mi sono chiesto che cosa possiamo fare in concreto per vivere meglio, esiste una nuova via per questo mondo? Non ho risposte, ma speranze sì".

Nel corso dell'ultimo anno, il musicista ha raccolto storie, idee e notizie che possono essere identificabili come esempi di ottimismo, tra i quali un'invenzione tecnologica, una creazione musicale o una nuova idea di pianificazione delle città e della mobilità. I risultati di questa ricerca, in quanto elementi osservati, ascoltati o sperimentati, sono inclusi nel progetto Reasons to Be Cheerful. Come racconta Byrne: “Ho iniziato a ricercare fatti incoraggianti che accadono intorno a noi. Se la loro efficacia è già stata accertata, se possono essere applicati ad altri contesti, se è possibile estenderli nel tempo, allora perché non analizzarli e invitare altre persone a unirsi al progetto? La verità è che ci sono molte cose incoraggianti che accadono ovunque nel mondo. Scoprirle mi ha dato nuova speranza e, per questo, mi piacerebbe condividerle con gli altri”.
Uno spiraglio di positività in questi tempi cupi, che ha ispirato la realizzazione del suo disco "American Utopia". Il processo è iniziato con il collaboratore amico di sempre Eno per poi finire a includere collaborazioni tra cui quella con il produttore Rodaidh McDonald (The xx, King Krule) e con artisti come Daniel Lopatin (aka Oneohtrix Point Never), Jam City, Thomas Bartlett (produttore di St. Vincent).

Il tour mondiale, partito a inizio marzo dagli Usa arriverà anche in Italia, a luglio.
Ecco le date:
9 luglio Ravenna, Ravenna Festival
20 luglio Perugia, Umbria Jazz Festival
21 luglio Trieste, Piazza Unità d'Italia