Coma_Cose, la "Nostralgia" di una coppia in fiamme: "Raccontiamo le nostre vite prima che ci conoscessimo"

"Fiamme negli occhi" è stato una sorpresa e un successo al Festival, e le classifiche dei brani più ascoltati e trasmessi sulle piattaforme e in radio sono lì a dimostralo. Sanremo è stato un punto di passaggio importante per il duo, se già il successo nel mondo indie era acclarato, il palco dell'Ariston è stato un trampolino indiscutibile verso il mainstream. Un po' anche per quell'alchimia speciale dal vivo che hanno sempre avuto e che grazie all'evento tv mediatico è entrato nelle case degli italiani. "Siamo due persone molto diverse, io sono impulsiva, Fausto è più riflessivo e pragmatico. Ci siamo smussati un po' e incontrati al centro", racconta California.

Durante la presentazione dell'album i due, al secolo Francesca Mesiano e Fausto Zanardelli, ammettono, puntualizzando: "Sanremo per noi è stata una bella deviazione del nostro percorso, ma non siamo diversi da prima. Essere liberi ed essere noi stessi è la più grande promessa che ci si possa fare". E su una possibile partecipazione-bis raccontano: "Tornarci? Se avremo il brano giusto ci riproveremo, Sanremo è sempre il vecchio leone che ruggisce ancora. Se guardiamo ora le classifiche, dopo un mese le canzoni del Festival restano ai vertici".

"Nostralgia" contiene 6 canzoni più un outro: "E' un concept album molto concentrato. Forse un lavoro un po' vintage. Ma la scelta è stata solamente una necessità narrativa: abbiamo raccontato quello che dovevamo raccontare in queste sei canzoni".

Riguardo alle tematiche contenute nell'album, i Coma_Cose spiegano il fulcro di tutti i brani: "È un disco sospeso, capita in un momento particolare, per quello che stiamo vivendo. In qualche modo abbiamo anche raccontato questa sospensione, affrontando le fragilità dei momenti di passaggio, c'è tanta intimità, che abbiamo racchiuso in un piccolo scrigno. C'è un fil rouge che percorre le nuove canzoni. Il fuoco, quello dell'infanzia che ti muove, quello che poi rischia di essere in qualche modo ammaestrato, circoscritto, fatto bruciare meno. L'album è anche una promessa che ci facciamo io e Francesca per mantenerci integri, puri".


"Nostralgia" rappresenta un po' un punto di rottura con quello che ci hanno fatto ascoltare finora, e la canzone sanremese è fuorviante: "E' un po' diverso dal nostro solito, con un tipo di scrittura che si discosta dal passato. Non è sicuramente il disco che ci si aspetta dopo aver sentito il brano di Sanremo, che è la pennellata più solare all'interno del quadro. È un album molto vero". Le sonorità urban di "Hype Aura" sono state lasciate da parte, "non volevamo ripeterci, ma i testi sono la giusta consecuzione di quello".

Ora l'album, ma a quando i prossimi concerti dal vivo? "Quando si potrà tornare a suonare saremo pronti. Qualche data si farà in estate, ma per precauzione non se ne può ancora parlare. I concerti avranno restrizioni, e questo è un disco che ha una dimensione meno 'festaiola', e si potrebbe portare in dimensioni più intime".