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Al cinema "Un altro Ferragosto": 28 anni dopo "Ferie d'agosto" Virzì racconta come eravamo e come siamo cambiati

Tornano i Molino e i Mazzalupi con un super cast capitanato da Silvio Orlando, Sabrina Ferilli e Laura Morante

Al cinema "Un altro Ferragosto": 28 anni dopo "Ferie d'agosto" Virzì racconta come eravamo e come siamo cambiati - foto 1
IPA

Al cinema arriva "Un altro Ferragosto".

A 28 anni da "Ferie d'agosto" Paolo Virzì racconta come eravamo e come siamo cambiati, tra fragilità e solitudini, risate e lacrime. Riecco quindi i Molino e i Mazzalupi, che tornano sull'isola di Ventotene nel sequel del celebre film premiato con il David di Donatello come Miglior Film. "È un emozione per me fare un bilancio sul tempo che passa su queste due famiglie, in cui non arriva certo la maturità, casomai diventano più fragili", ha spiegato il regista, presentando la pellicola nel giorno del suo 60esimo compleanno: "Questo film è anche una riflessione su me stesso e sul mio rapporto con il tempo. Non a caso lo presento nel giorno in cui compio sessant'anni: chi avrebbe mai pensato di arrivarci?".

Al cinema "Un altro Ferragosto": 28 anni dopo "Ferie d'agosto" Virzì racconta come eravamo e come siamo cambiati - foto 2
Tgcom24

 

La trama

  Nonostante amici come Ennio Fantastichini e Piero Natoli non ci siano più, "Un altro Ferragosto", fuori dal 7 marzo, riprende vita da quella sera d'agosto del 1996, nella casa di Ventotene, dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze quando la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta.
Ed è proprio da un Sandro Molino (Silvio Orlando), ormai malandato, che torna nella casa di Ventotene con la sua compagna Cecilia (Laura Morante), che ha inizio il film. Insieme a loro il figlio Altiero (Andrea Carpenzano), ventiseienne imprenditore digitale (ha ideato un'app di messaggistica), sposato con un fotomodello, e un gruppo di vecchi amici del giornalista ancora in preda alle sue ideologie: la sua ossessione è ora scrivere una lettera a Ursula von der Leyen per salvaguardare Ventotene. Suo allievo prediletto Tito, il nipotino di dieci anni. Dall'altra parte della barricata ancora la famiglia Mazzalupi, ora composta da Sabrina Ferilli insieme a un nuovo improbabile compagno, interpretato da Christian De Sica (che ha preso il posto del compianto Piero Natoli) e soprattutto rappresentata dalla nipote Sabry Mazzalupi (Anna Ferraioli Ravel) notissima influencer curvy che insieme al suo fidanzato manager, un coattissimo Cesare (Vinicio Marchioni), è sull'isola per il loro matrimonio. Queste nozze sono un evento mondano che ovviamente attira i media e anche il nuovo potere politico, pronto a cavalcare la notorietà di Sabry con una candidatura. Queste due tribù di villeggianti, che rappresentano due Italie ancora più inconciliabili di quelle di ventotto anni prima, nello scontro sembrano annichilire le loro differenze al grido meta-ideologico e senza speranza: "la vita è 'na merda e la gente fa schifo".

 

Fotogallery - Paolo Virzì presenta il suo "Un altro Ferragosto"

 

 

La speranza dai più piccoli e la morte che non deve far paura

  Fine delle ideologie? "C’è ancora qualcuno che recepisce il messaggio di Sandro, è il nipotino Tito, chissà, forse sarà lui nel futuro a diventare il leader della sinistra", risponde non senza ironia Virzì all'incontro stampa. E che il film abbia una forte vena malinconica, lo dice apertamente il regista: "È un film sulla morte, non dobbiamo aver paura di questa parola, la morte fa parte della vita, c’è gente che muore, ma ci sono anche delle rinascite, delle cose positive".
Nella testa di Virzì le nascite restano sempre speranza, e Tito ne è la personificazione. Ma dietro c’è sempre il velo di un malinconico presente fatto di donne insoddisfatte o disilluse dai loro amori, accanto a uomini inadeguati, rapporti padre-figlio quasi inesistenti, richieste di libertà nei propri orientamenti sessuali e categorie contemporanee come la influencer.

 

 

Un grande cast tra vecchi e giovani nell'Italia di oggi

  "Avevo promesso a Piero Natoli di fare un secondo 'Ferragosto', sono venuti a mancare amici indimenticabili ma la loro presenza non è mancata. Scritta all'alba di una nuova stagione dell'Italia, mi è venuta voglia di fare una nuova storia nel momento oggi che quella stagione è finita. Ho radunato quelli che c'erano della gloriosa combriccola del '96, lo abbiamo scritto anche un po' insieme il film". Quindi i fedelissimi Laura Morante, Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, ma anche grandi novità come Christian De Sica che oggi ammette: "Virzì è un grande maestro di recitazione. Ho detto subito si', il mio è un personaggio imbroglione, ladro, alcolista. Ho detto bene, queste so' soddisfazioni. Per la mia carriera era un fiore all'occhiello fare un film con Virzì. Ero abituato con mio padre che ti diceva fai meno di me petche io sono un po' troppo. Paolo è stato il primo regista a dirmi cosa fare: più meno, ora fammi ridere, ora stai zitto. Altro che vacanze di Natale, è stata una vera vacanza a Ventotene, e poi con Sabrina che è mia sorella... Speriamo di fare anche Ferragosto 3".

Un grande cast che vede anche la presenza di Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel, con la partecipazione di Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Paola Tiziana Cruciani, Agnese Claisse. E che tra gli altri interpreti annovera anche Gigio Alberti, Claudia Della Seta, Lorenzo Fantastichini, Liliana Fiorelli, Raffaella Lebboroni, Milena Mancini, Maria Laura Rondanini, Ema Stokholma, Lele Vannoli, Silvio Vannucci.

 


Come sono cambiati i personaggi, da Silvio Orlando a Laura Morante e Sabrina Ferilli

  "Io questa volta mi butto sul mio nipotino Tito perché è l'unico che mi sta a sentire - sottolinea Silvio Orlando -. Il rapporto con mio figlio Altiero? Per me è un po' un alieno, non comunichiamo, e anche la sua relazione gay non è qualcosa che capisco troppo". Dice invece Laura Morante: "La mia Cecilia anche in questo film non si rassegna ad essere ignorata, disprezzata da un marito intellettuale, si sente sempre un po' inferiore e comunque non è proprio una cima". "Marisa arriva sull'isola solo per salvare sua nipote da questo matrimonio. Lei è una donna che crede nell'amore, nella coppia e non avendo più il marito reinveste su De Sica, spera che lui possa riscattarla", spiega Sabrina Ferilli. "Ho il teschio con il fiore in bocca attaccato al collo, sono un imbroglione, un ladro, un alcolista", racconta De Sica del suo personaggio. Infine Marchioni: "Sono un incrocio tra i fratelli Bianchi di Colleferro e Ronaldo per quanto riguarda la ricerca estetica ossessiva maschile. Insomma, un povero stronzo". 

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